Morto a un mese dall’incidente, l’autopsia: investimento fatale

Favaretto era stato travolto il 28 maggio ed era deceduto il successivo 29 giugno. L’esame chiesto dalla famiglia ha accertato che non è stato vittima di un malore

Roberta De Rossi
Guido Favaretto
Guido Favaretto

Il ciclista Guido Favaretto è morto a causa dell’impatto violentissimo che ha subito, quando è stato investito lungo la Strada Mestrina da un’Audi A4 Avant, in fase di sorpasso: l’urto aveva fatto rovinare a terra il pensionato 82enne. Non è stato un malore ad uccidere l’uomo, ma le conseguenze di quell’investimento.

A questa conclusione è giunto il medico legale Guido Viel che ha eseguito l’autopsia sul corpo dell’uomo e ha consegnato al pm Stefano Strino i risultati dell’esame autoptico. Guido Favaretto è stato investito il 28 maggio a Noale, sulla Strada Mestrina, ed è morto dopo circa un mese di ricovero in Geriatria a Dolo, dove era stato trasferito dopo aver subito un primo ricovero all’Ospedale dell’Angelo e poi a Mirano. Uscito dalla terapia intensiva, pur in stato d’incoscienza, la condizione della vittima sembrava essersi stabilizzata, paventandosi un ricovero in RSA, ma, dopo un improvviso peggioramento, era morto nella sera del 29 giugno.

A fronte di un esposto della famiglia, la Procura ha incaricato il medico-legale Guido Viel di accertare il nesso di causa tra il sinistro ed il decesso del malcapitato.

Gli avvocati della famiglia, Augusto Palese e Gian Luca De Biasi, hanno nominato quale consulente di parte il dottor Gianni Barbuti, mentre il 72enne automobilista, sempre di Noale, indagato per omicidio stradale e difeso dall’avvocato Alvise Boldrin, nominava quale consulente il medico legale Antonello Cirnelli. Per la Compagnia di assicurazioni, l’avvocato Dario Bianchini ha incaricato il medico legale Riccardo Marchesin. —

 

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