Morto nel cantiere del teatro Momo, la compagna al funerale: «Quell’incidente, un film dell’orrore»
Oltre seicento persona a Oriago per dare l’ultimo saluto a Mattia Dittadi, caduto dal lucernario del teatro. Il ricordo e la commozione di amici e colleghi

Oltre 600 persone a Oriago, giovedì 18 aprile mattina, per i funerali di Mattia Dittadi, il 45 enne morto dopo essere caduto da un lucernaio mentre era impegnato nei lavori al teatro Momo di Mestre .
«Quello che è successo mi è sembrato un film dell’orrore che non avrei mai voluto vedere», ha detto Elena, la compagna di Mattia, «Le mie preoccupazioni erano spesso per il viaggio che Mattia faceva per arrivare al lavoro, ma non quello che è successo, che sia morto in un cantiere. Mattia per la sua famiglia ci sarà sempre. Da lassù veglierà su di noi, su di me e suo figlio Giulio».
Al funerale hanno partecipato il sindaco di Mira Marco Dori e per il Comune di Venezia l’assessora Francesca Zaccariotto.
Parole di affetto sono arrivate anche dal parroco di Oriago, don Cristiano Bobbo. «Mattia aveva una bella caratteristica», ha detto, «lasciava i problemi del lavoro nei luoghi dove si svolgeva, cercava di non potarli a casa e questo molte volte non è facile» .
A ricordare Mattia poi ci hanno pensato con messaggi toccanti i cugini, i colleghi di lavoro e gli ex compagni di scuola dell’Istituto nautico di Venezia. E’ stata ricordata l’estrema generosità di Mattia che dopo la morte ha donato le cornee.
Alla fine tanta commozione all’uscita dalla chiesa di San Pietro della bara, sopra la quale c’erano fiori bianchi.
Il funerale




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