Morto il prof Calimani, fu preside e prorettore al Bo

Nato a Venezia, dal 1993 al 2002 è stato Prorettore e delegato all’Edilizia. Domani, 9 ottobre, alle 9.30, nel cortile antico del Bo, si terrà il rito accademico dell’alzabara

Marta Randon
L'ex prorettore del Bo Eugenio Calimani
L'ex prorettore del Bo Eugenio Calimani

L’Università di Padova è in lutto. Il 4 ottobre, a 87 anni, è mancato il professor Eugenio Calimani, già preside della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e professore ordinario di complementi di fisica generale.

Nato a Venezia, dal 1993 al 2002 è stato Prorettore e delegato all’Edilizia. Domani, alle 9.30, nel cortile antico del Bo, si terrà il rito accademico dell’alzabara.

«Calimani è stato un collega con il quale ho avuto modo di lavorare per molti anni – racconta l’ex rettore Vincenzo Milanesi –. Ha sempre servito l’Università di Padova con grande serietà e convinzione, è stato un uomo dell’istituzione nei confronti del quale tutti dobbiamo avere un pensiero di gratitudine, anche chi, come il sottoscritto, ogni tanto non si è trovato d’accordo su alcuni argomenti e scelte».

Affettuose le parole dell’artista Elio Armano: «Eugenio è stato un scienziato e un didatta rigoroso. Uomo sobrio e persona per bene. Ricordo in particolare un luogo viaggio fitto di discorsi da e per Roma per partecipare con la moglie Luisa (De Biasio Calimani, architetto, già ex deputata e già assessore della giunta Zanonato) ai funerali del grande architetto Giuseppe Samonà. La sua figura equilibrata ci mancherà».

Il professore di fisica era primo cugino dello scrittore e storico dell’ebraismo italiano ed europeo Riccardo Calimani. «Era una persona molto schiva e riservata – il ricordo del parente – aveva una grandissima intelligenza e una personalità rara.

Amava studiare e l’importante carriera accademica ne è la prova. Ricordo che partecipai ad uno dei suoi laboratori di fisica, combinai un pasticcio e mi diede zero, poi recuperai con l’orale».

Il funerale si terrà venerdì 10 ottobre alle 9.30 partendo dalla cella mortuaria del Ghetto di Venezia, proseguendo alle 10 per il cimitero ebraico del Lido.

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