Morte sospetta in casa di riposo, i familiari di un anziano fanno causa
Era successo nel dicembre 2021 a San Donà. L’87enne Bruno Tonon aveva ingerito una sostanza caustica da una bottiglietta sul comodino ed era deceduto due mesi dopo

Morte sospetta in casa di riposo, pronta una causa dei familiari. L’87enne Bruno Tonon è morto circa un anno fa dopo aver ingerito una sostanza caustica destinata ai fiori. Era ospite della casa di riposo Monumento ai Caduti di San Donà e nella notte del 23 dicembre 2021, dopo aver ingerito, da una bottiglietta di plastica trovata sopra il suo comodino, una sostanza caustica, si è sentito male.
Soccorso dai sanitari del 118, è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di San Donà, agonizzante per quasi due mesi prima di morire. Non si sa come la bottiglietta sia potuta finire sul comodino, né è stato possibile esaminare il contenuto.
«Conteneva una sostanza caustica e, una volta consegnata ai sanitari del Pronto soccorso è inspiegabilmente sparita», spiega il legale di famiglia, Luca Pavanetto, «Mistero nel mistero. L’autopsia depositata dal medico legale della Procura ha però accertato il nesso causale tra la morte del paziente e l’ingestione della sostanza. Lo stesso medico legale ha escluso ogni ipotesi di suicidio o omicidio».
«Ancor prima di discutere del dovuto risarcimento», conclude l’avvocato, «faremo tutto quanto rientra nelle nostre possibilità perché venga fatta chiarezza e non abbiano mai più a capitare episodi del genere. I parenti vogliono sia fatta piena luce sulle responsabilità. Dovrà essere accertato chi può aver commesso l’intollerabile errore di lasciare una bottiglietta con liquido caustico sul comodino».
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