Moranzani, due anni di ritardo da recuperare

Bettin: «L'interramento dei tralicci è l'opera preliminare. Intanto, avanti con le opere collaterali»
Il progetto del parco di Malcontenta previsto dall’Accordo Moranzani
Il progetto del parco di Malcontenta previsto dall’Accordo Moranzani
 
MARGHERA.
Il ritardo c'è, due anni rispetto alla tabella di marcia predisposta nel 2008, quando fu sottoscritto l'Accordo di Programma per sistemare i fanghi scavati dai canali industriali nell'area Vallone Moranzani, a Malcontenta. Un ritardo dovuto «esclusivamente» all'imprevisto allungarsi dell'iter autorizzativo per l'interramento degli elettrodotti di Terna, a causa dei ricorsi presentati al Tar e all'incredibile ritardo con cui sono stati firmati i decreti autorizzativi dai ministeri competenti.
 Così l'interramento dei tre elettrodotti di Terna, che doveva concludersi entro quest'anno, slitta al 2013/2014. «Ma ora speriamo di recuperare almeno in parte il tempo perduto - osserva l'assessore comunale all'Ambiente, Gianfranco Bettin -. Abbiamo dovuto attendere il Via definitivo all'interramento degli elettrodotti di Terna, indispensabile per poter poi realizzare la discarica per mettere in sicurezza i fanghi e completare il grande parco lineare che si svilupperà tra Malcontenta e Fusina.  In accordo col commissario Casarin e il comitato tecnico scientifico, stiamo accelerando il più possibile gli iter progettuali e le procedure autorizzative di tutte le opere collegate previste - aggiune Bettin -. Entro qualche settimana convocheremo la Conferenza dei Servizi per l'attuazione delle opere collaterali previste dall'Accordo, a cominciare dallo spostamento della San Marco Petroli e degli immobili ancora presenti nell'area di proprietà di Eni. Stanno procedendo anche l'avvio degli interventi idraulici e quelli sulla viabilità, primi fra tutti quelli che realizzerà l'Autorità Portuale in via dell'Elettronica e con la rotonda tra via dell'Elettricità e via Fratelli Bandiera». In quanto alla discarica che dovrà accogliere i fanghi inquinati dei canali e sarà trasformata in parco, il progetto ha avuto il via libera del Cts, il Comitato che sovraitende alla realizzazione dell'Accordo Moranzani e ora passerà al vaglio della Commissione Regionale per il Via (Valutazione dell'impatto ambientale) e nell'arco dei prossimi sei mesi dovrebbe concludersi con l'autorizzazione definitiva all'apertura dei cantieri. Dopo di che si partirà con i lavori di realizzazione della discarica, partendo però - come fa notare Bettin - «non più da Fusina per concludersi a Malcontenta, in senso contrario in modo che sia l'area di Malcontenta ad avere i primi benefici dell'intervento di risanamento ambientale e recupero del paesaggio». Il ritardo accumulato, in ogni caso - assicura il commissario governativo all'escavo dei canali, Roberto Casarin - «non avrà conseguenze» sui piani di scavo dei canali navigabili, primo fra tutti il Malamocco-Marghera da portare a 12 metri di profondità.  Il 26 maggio Casarin accompagnerà tutti i rappresentanti istituzionali e privati del Cts (Comune, Provincia, Regione, Porto, Magistrato alle Acque, ecc.) nell'area dei 23 ettari (vicina al Vallone Moranzani), all'Isola delle Trezze e al Molo dei Sali dove vengono provvisoriamente stoccati i fanghi a seconao del loro grado di inquinamento.  

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