Molesta quindicenne, arrestato
Clandestino palpeggia la ragazza in autobus e le ruba il cellulare
CHIOGGIA. È stato arrestato domenica sera dalla polizia di Chioggia un 31enne tunisino che, su un autobus di ritorno dalla spiaggia di Sottomarina, dopo ripetuti approcci, era arrivato a palpeggiare una quindicenne alla quale aveva rubato poi il telefonino dallo zainetto. Dai controlli effettuati in commissariato è risultato che l’uomo è un clandestino e che era alterato a causa dell’alcol.
Ora si trova in carcere a Venezia e dovrà rispondere delle accuse di violenza sessuale e furto. Tutto è accaduto intorno alle 20. L’autobus era partito circa un’ora prima da Sottomarina diretto a Padova, affollato soprattutto da ragazzi che avevano trascorso la giornata al mare. Tra di loro c’era B.S., un’adolescente di Correzzola che viaggiava insieme alla cugina 16enne, Z.N., ma c’era anche l’extracomunitario che, evidentemente, le aveva notate. Poco prima di Valli il tunisino ha cominciato a rivolgere pesanti apprezzamenti alla ragazza. Lei gli ha chiesto più volte di smetterla, ma lui non se la intendeva. Non serviva a scoraggiarlo neppure la presenza delle molte persone che viaggiavano sull’autobus. Ad un tratto, fattosi ancora più audace, l’uomo, che stava seduto sul pavimento, ha messo la mano dentro i pantaloncini della ragazza, per palpeggiarle il sedere.
Lei si è messa a urlare inducendolo a ritrarsi ma, subito dopo, si è accorta che il cellulare era sparito dallo zainetto poggiato a terra. Ha lanciato l’allarme e il passaparola tra i passeggeri è arrivato all’autista che si è fermato vicino a una pattuglia della polizia locale che stava eseguendo i rilievi di un incidente sulla Romea. Ai due agenti la ragazza, in lacrime, ha raccontato quello che era accaduto e loro hanno informato il commissariato. Gli uomini della Volante, giunti sul posto, hanno identificato il giovane nordafricano che ha detto di chiamarsi Mahrez Manai, nato in Tunisia il 2 marzo 1976 e lo hanno condotto prima in commissariato e poi in carcere a Venezia. Un altro tunisino, che viaggiava con lui, è stato lasciato andare perché non coinvolto. In commissariato, poi, si sono presentate, per la formalizzazione della denuncia, anche le due ragazze accompagnate dai genitori della quindicenne che, nel frattempo, erano stati avvertiti dell’accaduto.
Argomenti:abusi sessuali
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video