«Mitigate il Passante o spariremo»

Preoccupante bilancio della Confederazione provinciale di categoria. Allarme degli agricoltori: «Fate subito le opere previste contro lo smog»
SALZANO. «Subito le opere di mitigazione ambientale al Passante oppure molte aziende agricole saranno costrette a spostare le loro attività. Altrimenti la società mista Anas-Regione ci dia i soldi e noi organizzeremo gli interventi da fare». Sono queste le proposte e le preoccupazioni arrivate ieri dalla Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) al termine del «tour» organizzato lungo i cantieri di Cappella e Martellago dell'autostrada dove si sono analizzate le situazioni abitative e aziendali a rischio.


Ormai l'opera viaggia spedita ma sul tavolo ci sono ancora parecchi nodi da sciogliere. «Oltre a quanto già previsto - spiega il vice presidente di Cia Venezia Pasquale Compagnin - pensiamo ad aggiungere barriere verdi per salvaguardare i terreni, dando la possibilità agli agricoltori di non scomparire. Ciò va fatto assieme al Passante e non dopo». Un esempio è Beppino Bragato che ha un'azienda orticola a Cappella di Noale, a pochi metri dalla futura autostrada. «Se non realizzassero le barriere di mitigazione - dice - dovrò traslocare tutte le mie serre». Altra questione ancora in piedi sono gli indennizzi. Per la Cia serve più equità. «Bisogna rivedere i parametri - continua Compagnin - perché c'è troppa disparità tra chi ha la casa a quindici metri dal Passante e a invece chi ce l'ha a sessanta». Mario Quaresimin, presidente della Cia Venezia, chiede di non toccare più il suolo agricolo. «All'orizzonte in Veneto - dichiara - ci sono altre autostrade in rampa di lancio. Anziché rubare altro terreno, allarghiamo le strade esistenti». Preoccupati anche i sindaci interessati al Passante.


Per Gianni Fardin se si vorrà una strada moderna bisognerà investire altre decine di milioni di euro. «I cittadini - osserva il sindaco di Mirano - hanno diritto alle opere di mitigazione come accade in tutta Europa. Inoltre gli accordi del 2003 sugli espropri prevedevano per il proprietario o un indennizzo o l'acquisizione della casa, dandogli la possibilità di costruirsene un'altra altrove. Ebbene, in molti casi non è successo. La Cia deve prendere posizione e farsi portavoce dei problemi della gente». Per il sindaco di Martellago Giovanni Brunello la mitigazione ambientale non è un capriccio. «Fortuna - sottolinea - che abbiamo trovato la disponibilità del commissario al Passante Silvano Vernizzi e di Giuseppe Fasiol altrimenti sarebbe stato un guaio vista l'ottusità della Soprintendenza dei Beni culturali». Per il futuro di altre opere Alessandro Quaresimin, sindaco di Salzano, chiede vi siano somme eque per sanare gli espropri e i disagi dei cittadini.

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