Lutto a Mira, papà muore a 51 anni per un tumore
Federico Zampieri lascia la moglie e due figli. Lavorava per la Viessmann a Portogruaro ed era un appassionato di calcio: è morto il 23 dicembre lottando contro un tumore alla testa
Mira piange Federico Zampieri, morto a 51 anni per un tumore alla testa l’antivigilia di Natale. Zampieri, sposato e padre di due figli, era un responsabile dell’azienda Viessmann che si occupa di impianti di riscaldamento e caldaie.
Viveva con la sua famiglia in via Lago di Candia a Malcontenta di Mira. A raccontare chi fosse è la moglie Silvia Righetto. «Federico lavorava da tanti anni per l’azienda Viessmann che si occupa di sistemi di riscaldamento», ricorda Silvia, «e lavorava nella filiale del gruppo a Portogruaro. Era una persona amatissima e stimatissima dai suoi compagni di lavoro. Purtroppo nel 2022 gli è stato diagnosticato un tumore alla testa. Era stato operato all’ospedale Borgo Trento di Verona e tutto sembrava essere riuscito».
La malattia sembrava sconfitta grazie all’intervento chirurgico e alle terapie che ne erano seguite tanto che Federico era tornato al lavoro in azienda. Purtroppo però a gennaio del 2024 la malattia si è ripresentata in forma ancora più aggressiva e nel giro di alcuni mesi tutto è precipitato. Fino allo scorso 23 dicembre, quando non c’è stato più nulla da fare.
«Federico», racconta la moglie, «aveva tantissimi hobby, era una persona che teneva molto alla sua salute e per questo praticava tanto sport. Quando poteva con gli amici organizzava tornei di calcio a 5 ed era un grande tifoso della Juventus, e quando poteva andava a vederla a Torino o quando veniva qui in Veneto».
«Era legatissimo alla sua famiglia». La notizia della sua morte ha colpito molto le comunità di Mira, Oriago e Borbiago (dove il figlio Francesco gioca a calcio) e in tanti in questi giorni sono andati a porgere le condoglianze. I funerali si terranno venerdì 27 dicembre nella chiesa di San Nicolò di Mira alle 11. Federico lascia la moglie Silvia e i figli Francesco e Valentina. La famiglia invita a devolvere eventuali offerte al Cro di Aviano per la ricerca sui tumori cerebrali.
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