Mira, «Commercianti, uniamoci per battere la criminalità»

MIRA. «I commercianti si uniscano per combattere insieme una situazione intollerabile dal punto di vista della sicurezza. A Mira e in Riviera del Brenta a causa dei continui furti, molti esercizi commerciali già segnati dalla crisi chiuderanno». A lanciare il grido d’allarme e l’appello per unire i negozianti in difficoltà, contro il crimine, è Romeo Iannoccari proprietario di Ottica Veneta ex Spaccio occhiali.
Il titolare del megastore dell’occhiale che si trova in via Ghebba ad Oriago, interviene dopo aver subito un furto che gli ha svuotato l’intero negozio con una razzia da oltre 200 mila euro di occhiali griffati. Sulle tracce dei banditi per ora ci sono per i carabinieri di Oriago e Mestre, che indagano a 360 gradi. Per Iannoccari, che si fa portavoce degli esercenti derubati, i commercianti insieme potrebbero gestire servizi di vigilanza consorziati collegati alle centrali di vigili e carabinieri. Potrebbero poi acquistare telecamere di videosorveglianza da gestire in rete. «Per fortuna mi trovo a capo di una catena di 18 negozi con quasi cento dipendenti», dice Iannoccari, «e ho potuto attutire il colpo della razzia di martedì scorso facendo arrivare merce da altri siti su quello principale di Oriago. Certo se mi fosse capitato in una fase in cui questo fosse l’unico negozio che ho, avrei dovuto chiudere l’attività il giorno dopo il furto».
Iannoccari ha chiesto un incontro sia con il comune di Mira a gestione grillina che con le forze dell’ordine. L’imprenditore è intenzionato ad organizzare un tavolo di discussione e far partire un gruppo di azione per affrontare l’emergenza. «Con me», precisa l’imprenditore, «ci sono già una decina di esercenti della zona terrorizzati per le razzie sempre più frequenti. Insieme con un gruppo più ampi, magari organizzato a livello comprensoriale, potremmo acquistare, reti di telecamere, convenzionarci a basso costo con la vigilanza privata. È più utile rispondere in modo organizzato, e supportati dalle istituzioni che agire di fronte ad attacchi del genere in maniera inconsulta. Non chiederemo ad esempio ronde di volontari che non servono a nulla se non a creare più confusione».
Un consorzio di commercianti uniti contro il crimine è sostenuto anche dal vicepresidente dell’ Ascom della Riviera Adelino Carraro .«Esistono su temi come questi», dice Carraro, «dei fondi regionali ad hoc. Anche le banche però sono disposte a fornire credito più volentieri se la richiesta è fatta da un consorzio di esercenti che non dal singolo. Ci facciamo sostenitori dell’iniziativa di Iannocari che porteremo all’attenzione delle istituzioni locali».
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