«Mettete in sicurezza quel ponte»

Ciclisti e pendolari in pericolo: la sede stradale è troppo stretta
Il ponte sul Sile fra Quarto e Musestre
Il ponte sul Sile fra Quarto e Musestre
 QUARTO D'ALTINO.
«Mettete in sicurezza chi attraversa il ponte di Musestre». I residenti, di entrambi i comuni, Roncade nel caso della frazione di Muesestre e quelli di Quarto, non ne possono proprio più. Una situazione che descrivono a dir poco caotica oramai da tanti, troppi mesi.  Un problema vecchio che si è acutizzato quando a causa dei monitoraggi effettuati sulla struttura che divide le due province, sono stati decisi i lavori di messa in sicurezza (che non sono ancora partiti) e la carreggiata è stata ristretta.  Adesso tutto è lasciato al caso, una sorta di senso alternato non regolato, dove si rischia ogni giorno l'incidente. Ne sono testimonianza gli specchietti che si trovano a terra e gli incidenti.  Sul ponte i pedoni non dovrebbero transitare, alla fine passano comunque perché la passerella realizzata dalla parte di Quarto non ha un vero e proprio sbocco e in quel di Musestre termina in una rampa molto lunga che specialmente chi ha problemi di deambulazione preferisce non percorrere. «Il tratto poi di strada - spiega Marilena De Stefani - che porta dalla curva di Quarto (poco dopo piazza Quarto Borgo ndr) fino al ponte, è ancora più pericolosa perché non c'è il marciapiede, le auto sfrecciano a tutta velocità e nessuno rispetta i limiti imposti e ogni giorno si rischia la vita».  Sul ponte il limite è di 20 chilometri all'ora, ma le auto passano lo stesso, vorrebbero tutte passare senza aspettare chi proviene nel senso opposto e in mezzo al caos avvengono gli incidenti. «Prima o poi succederà qualche cosa di grave, anche perché sono molte le persone che devono andare da una parte all'altra per portare e prendere i figli da scuola, per fare le spese, per lavoro. Capiamo che non ci sono soldi - spiegano i cittadini - ma allora che i vigili facciano rispettare i divieti e con quanto ricavato dalle multe realizzino i marciapiedi, costruiscano il completamento della passerella promesso, creino le condizioni perché nessuno si faccia male».  Una situazione provvisoria che secondo i residenti perdura da troppo. I new jersey di restringimento della carreggiata sono volati più qualche volta oltre la struttura, probabilmente gettati da qualcuno che voleva fare un dispetto, o semplicemente era stufo.

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