Mestre, via Manin scommette sui locali

MESTRE. Non solo via Palazzo cerca riscatto, anche via Manin sta vivendo, in queste settimane, un nuovo rinascimento. Giovani imprenditori e gestori di locali già navigati si affacciano sul mercato, cercano di proporre qualche cosa di diverso che incontri i gusti dei palati sempre più esigenti e rispetti le mutate abitudini dei mestrini, molti dei quali amano fermarsi a bere fuori, fare aperitivo e poi tornare a casa. In questo solco ieri pomeriggio ha inaugurato La Quarta Via, una cicchetteria vegano vegetariana dove si può fare colazione, pranzare, bere l’aperitivo e riempirsi di stuzzichini. Dal caffè bio alla brioche per chi ama svegliarsi e uscire a fare colazione, e poi polpette, torte salate, tramezzini, rigorosamente senza carne ma altrettanto invoglianti. Una tipologia che finora mancava, per prima cosa perché i ristoranti vegani vegetariani e crudisti a Mestre si contano sulle dita di una mano, ma soprattutto perché sono locali tout court e non bar ciccheterie come quella che ha aperto al civico 42 da qualche giorno. Ieri inaugurazione ufficiale con brindisi.
Di fronte, da qualche mese, vicino all’osteria Perbacco, ha aperto la nuova Birreria Manin, che propone hamburger, schiacciate, panini, club sandwich. Anche in questo caso, un locale di cui si sentiva la mancanza dopo le note chiusure degli anni scorsi che avevano fatto sparire punti di riferimento storici come Scarpon o la Corte Sconta.
Vicino all’osteria, a breve arriverà la Casa del Tè che lascia Calle Corte Legrenzi e si trasferisce al posto di quelli che una volta erano i locali occupati dal negozio di abbigliamento Celana prima che si spostasse in Riviera Magellano. Il 9 novembre, qualche passo più in là procedendo in direzione piazza Ferretto, ancora una nuova vetrina è tornata ad illuminarsi accendendo via Manin, con tanto di plateatico dove sedersi e stare all’aperto. Elena Tofan, di origine moldava ma oramai veneziana doc, ha aperto un nuovo locale, un’osteria che fa principalmente aperitivi e che si chiama “le monetine”, nome che deriva da un vecchio gioco e che è stato scelto tra gli amici. La donna ha rilevato l’attività. Dopo la chiusura della Brasserie, il locale era rimasto vuoto, saracinesche abbassate da almeno due, tre anni. Una nuova avventura al femminile, anche se all’interno a gestire con lei l’attività c’è il compagno Lucio Ferro. La speranza, insomma, è che via Manin torni ad animarsi. Nel frattempo lunedì sera Il Celtic Pub di via Giordano Bruno, che ha da poco riaperto, ospita un evento organizzato dalla Curva Sud Venezia Mestre dedicato a tutti gli angeli della Curva volati in cielo. Parteciperà Pippo Inzaghi e il ricavato sarà donato al gruppo Il Passo di Spinea, per l’acquisto di un furgone per il trasporto disabili.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia