Mestre, record di nati all’Angelo. Ostetricia in festa per Amelia, la bimba numero “duemila”

Oltre cinque parti al giorno in controtendenza con la media nazionale. I nati sono già 2007, a fine anno si potrebbe sfondare quota 2021

Marta Artico
Amelia, la bambina nata all’ospedale dell’Angelo, riceve il mazzo di fiori dal direttore generale Contato
Amelia, la bambina nata all’ospedale dell’Angelo, riceve il mazzo di fiori dal direttore generale Contato

MESTRE. Pesa più di tre chili e mezzo, è la terzogenita, avendo già altre due sorelline ed è nata lunedì all’Angelo. Amelia, kosovara, quando sarà grande potrà raccontare di essere stata la duemillesima bimba partorita nell’Ospedale di Mestre da inizio anno. Per il Punto Nascite del nosocomio della città sarà quindi un 2021 da record assoluto: mentre in tutta l’Italia crollano le nascite, tanto che anche Papa Francesco ha dedicato al tema la sua attenzione preoccupata, l’Ospedale di Mestre arriverà al 31 dicembre ad un numero di nuovi nati mai toccato prima.

Amelia è venuta al mondo nel primo pomeriggio di lunedì, e alla nascita pesava 3.550 grammi. La mamma, Ardita, a cui il direttore generale Edgardo Contato ha fatto visita ieri, è di nazionalità kosovara, e risiede a Chirignago con il marito Shabani Mexhep, che lavora nel settore dell’edilizia: la coppia ha già due altre bambine, Runicsa, di cinque anni e Menesa, di tre.

«Già negli anni scorsi» sottolinea il direttore generale Edgardo Contato «l’Ostetricia dell’Angelo ha fatto registrare numeri in assoluta controtendenza, ma la nascita di Amelia, che ci porta a “quota Duemila” qualche giorno prima della fine dell’anno, certifica che qui si sta facendo un lavoro egregio: è il lavoro coordinato dell’Ostetricia e Ginecologia, della Patologia neonatale e della Pediatria che garantisce sicurezza alle donne in attesa, e che attrae mamme dai territori limitrofi. Il risultato è un fiore all’occhiello di primo livello, di cui dev’essere fiera tutta l'equipe del dipartimento neonatale, medici, ostetriche e infermiere, insieme a coloro che collaborano anche dal territorio ai percorsi di avvicinamento al parto».

La nascita di Amelia e la nascita di ben 2.007 bambini dal primo gennaio ad oggi – perché da ieri, dopo Amelia, ne sono già nati altri 6 – è una notizia che stupisce se confrontata con i dati sulle nascite in Italia appena forniti dall’Istat. Il cui rapporto dice che, in un quadro in cui la natalità è in caduta libera in tutto il decennio passato, anche nel 2020 si è registrato un calo netto delle nascite, che sono state 15mila in meno rispetto al 2019, con un –3,6%. I dati nazionali confermano la tendenza in grave calo anche per l’anno in corso. In tutta l’Italia – Mestre costituisce una singolare eccezione – tra gennaio e settembre le minori nascite sono state già 12.500, e si attende per il 2020 un bilancio nazionale ancora più in rosso di quello dello scorso anno: l’Istat parla di un nuovo superamento, al ribasso, del record di denatalità.

Non si può dire lo stesso in città: all’Angelo si assapora un anno da guinness, con una media di più di cinque bambini partoriti al giorno si potrebbe anche arrivare ad avere 2.021 nati nel 2021, cifra persino migliore del 2018, in cui le nascite avevano superato quota 2.000 di alcune unità, e decisamente migliore del 2019 e del 2020 in cui si erano registrate rispettivamente 1.921 e 1.949 nascite. Merito anche delle comunità straniere.

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