Mestre, pro Pal bloccano il tram per un’ora. Rischiano una denuncia per interruzione di pubblico servizio
La manifestazione organizzata dal collettivo anarchico Tutti In Piedi ha visto circa un centinaio di partecipanti

Potrebbero rischiare una denuncia per interruzione di pubblico servizio, gli organizzatori del collettivo anarchico Tutti In Piedi che questo sabato pomeriggio hanno organizzato un corteo pro Palestina a Mestre. Poco più di un centinaio di persone avrebbero dovuto arrivare in piazza Ferretto ma si sono fermate in mezzo alla strada, poco prima di piazza Barche, dove sono rimaste per circa un’ora. Il tram proveniente da Marghera e diretto a Piazzale Cialdini si è dovuto fermare e Actv ha tempestivamente attivato un servizio automobilistico sostitutivo. La Questura fa sapere che valuterà se ci saranno gli estremi per una denuncia per l’interruzione del servizio.

I manifestanti hanno lanciato un appello al cessate il fuoco e si sono lanciati nelle critiche contro «l’occidente razzista e colonialista». Sul banco degli imputati anche i Cpr (centri di permanenza per i rimpatri), definiti come «la punta dell’iceberg delle vessazioni e discriminazioni che da decenni vengono portate avanti nei confronti dei migranti, anche nel Veneziano».
Non sono mancate nemmeno le critiche all’università Ca’ Foscari e alla sua rettrice Tiziana Lippiello, per essere nel comitato scientifico di Med-Or, braccio della Leonardo Spa, e al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, per l’esposizione della bandiera israeliana a Ca’ Farsetti.
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