Mestre, morto il cardiochirurgo Guerrino Zuin

MESTRE. Ha lavorato fino a che il suo fisico glielo ha consentito, curando le persone come ha fatto per tutta la vita, senza mai fermarsi nemmeno di fronte alla malattia. Si è spento all’Angelo Guerrino Zuin, 63 anni, stimato professionista che in ospedale ricopriva l’incarico di vice primario di Cardiologia.
Zuin era responsabile dell’Unità coronarica e stretto collaboratore del primario di Cardiochirurgia Antonio Mangino, ma era anche il referente veneto per l’iniziativa “Il truck del cuore”, l’automezzo che si sposta in varie piazze offrendo test cardiaci gratuiti. Impegnato in corsia come nel volontariato.
Un anno fa era stato colpito da un tumore contro il quale ha combattuto continuando a lavorare instancabilmente, portando avanti i progetti iniziati. Lascia la moglie e collega Cristina, sempre al suo fianco e due figli. A provare un grande vuoto sono anche i molti colleghi che condividevano con lui le lunghe giornate all’ospedale, il personale sanitario, i pazienti che ha confortato, curato, e che a lui devono la vita.
«Ci ha lasciato una persona speciale» commenta il dg dell’Usl 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben, «circondata dall’affetto e dalla stima condivise che solo le persone speciali sanno conquistarsi. E ci ha lasciato un professionista vivace, il motore primo delle iniziative di sensibilizzazione cardiologica che nella scorsa estate ha saputo portare il Jumbo Truck del Cuore anche alla Mostra del Cinema del Lido, e che solo qualche settimana fa aveva saputo organizzare l’annuale convegno della Cardiologia dell’Angelo al Padiglione Rama. L’Azienda, il Reparto, i colleghi specialisti lo ricordano con affetto, e si stringono ai suoi cari certi di interpretare i sentimenti dei tanti utenti al servizio dei quali il dottor Zuin ha operato all’Angelo». A inizio dicembre Zuin ha organizzato la settima edizione del Convegno dei cardiologi “intensivisti” di cui era responsabile scientifico: la sua autorevolezza nella comunità scientifica era indiscussa e si fondava sui risultati della Terapia intensiva e semintensiva dell’Angelo, grazie a lui tra le migliori della Regione. Una persona amata nel lavoro e nella vita privata, legati a doppio filo.
Zuin era anche uno sportivo, correva sulle due ruote, e faceva parte della grande famiglia dell’Sc Favaro Veneto. A iniziarlo al mondo della bici era stato Silvano Pavan, suo grande amico: «Era non solo un ciclista e un appassionato sempre presente, ma anche il nostro “angelo custode”, una persona meravigliosa. Quando serviva il suo aiuto, lui c’era sempre». A inizio ottobre, nonostante la malattia, il medico aveva partecipato, come faceva da anni, alla famosa “Eroica” in Toscana con le bici storiche. «Caro dottor Zuin, non ci sono parole adatte per spiegare quanto mi mancheranno i suoi insegnamenti e la sua incredibile gentilezza. Non scorderò mai che quando ho avuto bisogno, è arrivato di corsa. Se esiste un posto dove vanno i buoni, è lì che ora si trova» lo ricorda un paziente. I funerali si svolgeranno martedì alle 10, nel duomo di Mestre. —
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