Mestre, ecco il cantiere del quinto mega albergo. Il Tribe Hotel sarà pronto ad aprile 2023

Apertura fissata per aprile del 2023 per il quinto albergo in via Ca’ Marcello, firmato Mtk. In questi giorni nell’area dell’ex Immoarea a fianco della sede di Cgil e Cisl sono arrivati gli operai. Zona recintata con palizzate di legno, primi movimenti del terreno, abbandonato da anni. Il gruppo Mtk di Ivan Holler e soci continua ad investire su Mestre con una nuova operazione edilizia che vale 35 milioni di euro: previste 300 camere d’albergo, per 600 posti letto, che verranno realizzati dalla Mtk con le imprese De Vincenzo (capofila) e Genesio Setten e con la supervisione dell’architetto Luciano Parenti. Si tratta della stessa squadra di professionisti che ha già realizzato i quattro alberghi del distretto che ha riaperto, assieme al doppio ostello tedesco della AO dopo l’emergenza Covid-19. Da ultimo ad agosto ha riaperto anche il Leonardo Royal Hotel della catena israeliana Fattal con la direzione affidata stavolta a Daniela Gessa.
area recuperata
L’area interessata dal quinto nuovo albergo è a pochi metri. Confina con il palazzo dei sindacati che resta tra i due insediamenti ricettivi. Anni fa i terreni dell’ex Immoarea, dove doveva nascere un centro direzionale, avevano ospitato anche un centro sociale anarchico. Oggi l’area è in abbandono da tempo e i terreni che rischiavano di finire all’asta sono stati acquisiti dal gruppo Mtk che continua ad investire tra Venezia e Mestre. La nuova grande costruzione ospiterà un albergo per la catena francese Accor hotels, con la nuova formula che ha preso il nome di “Tribe”. Una formula di albergo di design a costi contenuti, pensato per viaggiatori giovani, ma non sarà un ostello.
collegamento
Nel piano, elaborato dallo studio Parenti, l’area del distretto alberghiero, aperto da un anno, si collegherà al nuovo albergo, sul lato della ferrovia con un prolungamento della camminata fino alla stazione e una strada di collegamento all’ingresso della ferrovia e alla fermata interrata del tram. Nell’area sono previsti ovviamente anche posti auto e un parcheggio interrato per i clienti. L’albergo, oltre alle 300 camere ospiterà servizi come il ristorante, la palestra, le zone libreri e lounge e altri servizi utili ai viaggiatori.
I nuovi alberghi di Mestre fanno discutere da tempo per il noto dibattito tra sostenitori e contrari alla monocultura turistica che governa la città oggi messa in forte crisi dal Covid-19.
problemi sociali
Ma ci sono anche problemi sociali su cui intervenire. La degradata via Ca’ Marcello per metà ha cambiato pelle con un intervento di rigenerazione urbana e con il quinto albergo; un altro pezzo verrà dunque sistemato ma la zona vive ancora profondi problemi come la presenza di notte di zone buie dove sono presenti anche spacciatori e consumatori, che agiscono oramai non solo fronte stazione ma si spostano da via Piave fino a rampa cavalcavia e il grande piazzale tra l’Interspar e la torre Hybrid che si affaccia su via Torino. In questi giorni nella zona interviene anche il Comune di Venezia con la sistemazione del tratto di rampa cavalcavia che aveva evidenziato fessurazioni con i cantieri del doppio ostello tedesco, il primo ad essere realizzato in zona. Si interviene per il rifacimento del marciapiede riservato ai pedoni diretti alle fermate del bus. Utile per pendolari e turisti che utilizzano i bus alle fermate di rampa cavalcavia.—
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