Raccolta fondi per la nuova Casa Avapo: già superata la soglia di 50 mila euro

Al Molo 5 l’evento per sostenere le spese del progetto di Fondazione Carpinetum con la lotteria solidale

Marta Artico
Raccolta fondi per la nuova casa Avapo
Raccolta fondi per la nuova casa Avapo

 

Sfondato il tetto dei 50 mila euro. La solidarietà della città si è fatta ancora una volta sentire, grazie alle tantissime persone che hanno partecipato alla seconda edizione di “Art &Food Charity Lottery” che Avapo Mestre e Art&Food group hanno organizzato per la raccolta fondi da dedicare, quest'anno, alla realizzazione dell'ambizioso progetto “Casa Avapo”, ovvero una struttura multifunzionale e attrezzata dove poter assistere i pazienti oncologici con limitate possibilità economiche durante il loro percorso di cura.

Una struttura unica nel suo genere, un sogno che diventa realtà, e che sorgerà nell'ex monastero di Carpenedo acquistato dalla Fondazione Carpinetum, dove prenderà vita una vera e propria cittadella solidale.

Grazie alla serata e alla generosità dei mestrini, sono stati raccolti ben 50 mila euro.

In tutti questi mesi sono state messe in vendita 5000 buste al prezzo di 10 euro l'una e contenenti ciascuna 2 biglietti della lotteria.

Venerdì sera al Molo, si è tenuta l'estrazione, nella cornice di una maratona non stop di solidarietà speciale che ha visto riunite al Molo quasi mille persone.

Tantissimi gli sponsor, locali: negozi, ditte, alberghi, brand, che hanno voluto donare ciascuno qualche cosa che ha reso il montepremi ricchissimo. Ma è stato anche un momento per ritrovarsi e pensare già ai progetti futuri.

Entrata aperta a tutti i possessori di biglietto, che poi hanno assistito all'estrazione finale, col fiato sospeso.

Sul palco Andrea Carcanella di Art&Food, Stefania Bullo, presidente di Avapo, volto noto in città per il suo impegno nel sociale e l'aiuto della sua associazione alle persone che soffrono.

Ma anche Edoardo Rivola, presidente dell'Associazione Il Prossimo, la quale gestisce il Centro Papa Francesco degli Arzeroni, e che tra qualche giorno raggiungerà il traguardo dei 10 anni dalla nascita, nonché vicepresidente della Fondazione Carpinetum.

Due associazioni che si uniscono con l'obiettivo di aiutare le persone più fragili, pensando al futuro della società e alle fasce più fragili.

Presto verrà svelato il progetto, i rendering sono già pronti. Presso "Casa Avapo" gli ospiti potranno ricevere assistenza sanitaria, mantenendo la riservatezza di una casa e vivendo momenti di socialità. Un'accoglienza gratuita e continuativa 24 ore su 24 a malati oncologici soli o con caregiver in difficoltà, che non hanno risorse economiche per affrontare questo momento delicato.

«Grazie a questa iniziativa sarà possibile creare un bene prezioso che resterà nel tempo a servizio dell'intera comunità» si legge nel dépliant fresco di stampa, che mostra gli interni e la collocazione. La cifra raccolta è il seme del nuovo progetto che entro ottobre sarà presentato alla città.

Spiega Andrea Carcanella, che già pensa al prossimo anno: «La mia grande soddisfazione è quella di avere messo tantissime persone a conoscenza di una associazione che fa così tanto per la città, e non solo nel momento del bisogno. In molti mi hanno già chiesto di poter dare il contributo a realizzare la terza edizione di questa iniziativa, e questo mi fa ancora più piacere».

Soddisfatta la presidente di Avapo, Stefania Bullo, che in questo progetto crede fermamente, assieme a tutti i promotori dell'iniziativa.

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