Mestre, albergo al palazzo ex Poste. Investimento da 55 milioni

MESTRE. Palazzo ex Poste transennato da sabato per caduta calcinacci. Ma la trasformazione in albergo non è affatto una ipotesi lontana. Anzi, ora pare davvero prossima.
Il pool di architetti dello studio Bisà che ha redatto i disegni di trasformazione del palazzo che si affaccia su viale Stazione non si è affatto fermato dopo la minaccia del proprietario dello stabile, l’imprenditore Michael Kluge (che dopo aver portato in porto la realizzazione dell’ostello Ao in via Ca’ Marcello ha lasciato la società per investire direttamente, con la Stazione di Mestre srl, su un nuovo albergo con doppio accesso, uno su viale Stazione e l’altro sul binario uno della stazione di Mestre) di far saltare l’intervento per i tempi, a suo dire lunghi, dell’approvazione dell’accordo sulla stazione tra Comune e Ferrovie. La protesta pare essere oramai acqua passata e l’imprenditore tedesco si è rimesso al lavoro per realizzare al posto dell’ex Poste una torre albergo che avrà a fianco la gemella che nascerà al posto dell’edificio di Sistemi Urbani che dovrà andare presto all’asta. Ora l’accordo è diventato operativo.
Il gruppo Ferrovie ha sei mesi di tempo per sviluppare la stazione ponte voluta da Brugnaro che creerà una stazione ponte tra Mestre e Marghera. I privati, come Kluge, hanno invece un anno di tempo per sviluppare il progetto della torre con albergo. E di sicuro gli architetti e i professionisti che lavorano con l’investitore straniero si sono già rimessi in moto per concretizzare il progetto.
Sul lato della stazione le due torri sono previste alte fino a cento metri con uno sviluppo di 14 mila metri quadri l’una. Per il Comune è previsto un beneficio pubblico di 810 mila euro con oneri di urbanizzazione che valgono almeno 1 milione e mezzo di euro. Con gli oneri del progetto della Cediv Salini (gruppo Impregilo) si arriva a quasi 5 milioni di euro.
Sul lato Mestre il progetto di Kluge vale 55 milioni di investimento con un valore di trasformazione di 8 milioni. Il piano della torre, redatto da Bisà associati, prevede una destinazione mista (direzionale, commerciale ed alberghiera). Oggi il fronte, stretto, di viale Stazione, ha un marciapiede lato ex Poste di un metro e mezzo e dista dal fronte degli alberghi, lato Plaza 75 metri.
Basta farsi un giro alla fermata del bus davanti al palazzo dove si fermano anche i mezzi di “Flixbus” per rendersi conto degli spazi angusti e dei relativi disagi per i passeggeri in una situazione non certo degna per una stazione ferroviaria moderna. Con il progetto, si arriva a 350 metri di spazi stradali con uno spazio pedonale di quasi 10 metri. Questo perché il basamento della torre rientra ampliando il sedime, ricavando nuovi spazi di sosta dei taxi e percorsi pedonali verso l’autostazione dei bus e l’ingresso alla fermata interrata della tramvia.
Nel grande basamento ci saranno spazi commerciali e di ristorazione accessibili con scale mobili e su tre livelli: un piano sotto terra, terra e primo piano; l’accesso alla torre invece porterà con ascensori agli spazi direzionali e alberghieri tutti in altezza. La piastra commerciale si aprirà su un ampio porticato, spazio pubblico. Al secondo piano l’accesso alla torre comprende un giardino pensile che è stato pensato come spazio urbano condiviso.
Gli altri piani della torre comprendono uffici direzionali, spazi di coworking, un o spazio di ricettività complementare per ostello e ricettività per studenti. Ai piani più alti le camere del futuro albergo con accesso diretto in stazione. —
Mitia Chiarin
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