Mestre, 650 mila euro per la sede della Provincia

Scoppia la polemica dopo la decisione di Francesca Zaccariotto di completare e riattare gli uffici di via Hermada: contestata la spesa
La sede della Provincia a Mestre
La sede della Provincia a Mestre
MESTRE. La presidente della Provincia Francesca Zaccariotto ha deciso di mettere su ufficio e sala giunta anche a Mestre, nella sede di via Hermada. E le polemiche non si placano.


Costo dell'operazione, 650 mila euro, per completare il cosiddetto «palazzetto giallo» del Centro servizi e dare un ufficio mestrino anche ad alcuni assessori, in particolare del settore dell'Urbanistica-Edilizia, ora in diverse sedi.


La delibera - discussa in giunta e inserita nel piano degli investimenti - ha fatto saltare la mosca al naso dell'opposizione e giovedì (in sede di approvazione del bilancio 2011, in Consiglio comunale) sarà oggetto di alcuni degli emendamenti alla Finanziaria di Ca' Corner.


«E' incredibile che in un momento tanto difficile per le finanze pubbliche, si decida di spendere così tanti soldi per un ufficio-bis della presidente, per essere più vicina a San Donà: chiederemo che almeno gran parte della cifra sia stornata per altre voci di bilancio», commenta il capogruppo Pd, Renato Martin. «Con 650 mila euro ti compri un palazzo non ci fai un ufficio _ chiosa Marco Benozzi _ e per sistemare un assessore basta una scrivania». Mentre in città c'è già chi paventa l'esodo in terraferma anche di pezzi importanti della Provincia, di uffici pubblici, a tutto discapito del tessuto sociale veneziano, circondato dalla monocultura turistica.


«Ribadisco l'importanza di mantenere viva la sede istituzionale di Ca' Corner che oggi ospita la presidenza, una parte della giunta, i lavori del Consiglio e delle commissioni provinciali, insieme a molti uffici tecnici, alla direzione generale, all'ufficio legale a quello del bilancio», replica la presidente Zaccariotto, «abitare e mantenere il palazzo, sede storica nel cuore di Venezia, ci permette di renderlo vivo e partecipe alla vita politica e culturale di Venezia, aperto ai cittadini, ai giovani e alle scolaresche della città e della provincia. Al contempo, è però importante completare l'adeguamento della sede di Mestre, per dare un segnale forte della nostra azione e della nostra vicinanza al territorio, e per essere più vicini anche al personale provinciale degli uffici di Mestre».


Nel palazzetto 1 verrà allestito un ingresso, con reception dedicata all'accoglienza dei cittadini e separata dall'ingresso dei dipendenti. La Provincia sostiene l'economicità dell'operazione, con il risparmio di affitti, anche di servizi «veneziani» ora rientrati nelle funzioni dirette della provincia: così per il trasferimento degli uffici del lavoro provinciali da Ca' Venier a Mestre (170 mila euro di affitto in meno) e i 38 mila recuperati per l'affitto degli uffici del Graal.


«Altre risorse _ prosegue la presidente _ verranno recuperate dall'alienazione dell'immobile in via del Popolo, 5 piani di proprietà della Provincia, dell'ex ufficio tecnico Rampa Cavalcavia e della palazzina ex Itis Pacinotti, sempre a Mestre.

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