Maxi sequestro di droga e due arresti in poche ore

Due operazioni antidroga in poche ore. Un chilo e mezzo di eroina purissima pari a 7 mila dosi e un chilo di marjuana sequestrati, due arresti e due covi scoperti. Proprio nel mezzo delle polemiche interne, la Polizia municipale conquista i complimenti della Procura. «Un grande lavoro di squadra», dice il procuratore aggiunto Adelchi d’Ippolito. A Ca’ Farsetti conferenza stampa solenne. Con il sindaco Brugnaro, il comandante dei vigili Marco Agostini, il consigliere delegato alla sicurezza Giorgio D’Este e il procuratore. Dietro, schierati, i vigili che hanno portato a termine l’operazione, coordinati da Gianni Franzoi, con il cane antidroga «Kuma». Elogi anche dal sindaco. «Stiamo cercando di garantire la sicurezza», dice.
Due operazioni distinte, che hanno tenuto occupati i vigili nella giornata di lunedì e durante la notte. Il primo sequestro scatta alle 10.30 nel centro di Mestre, tra via Trento e via San Michele, nei pressi della stazione ferroviaria. Area frequentata da spacciatori e pusher. Una pattuglia di vigili intima l’alt a un pusher in bicicletta, fiutato dal cane antidroga Kuma con alcuni sacchetti di marjuana in tasca. Il giovane non si ferma e scappa, ma viene catturato dagli agenti. In base ad alcune bollette che gli trovano in tasca, decidono di effettuare una perquisizione nella casa di Marghera, in via Rossarol. Scoprono un vero covo con 27 mila euro in contanti e cinque clandestini. Un uomo di 35 anni di nazionalità nigeriana, Edosas Omoruy, viene arrestato con l’accusa di spaccio di stupefacenti. Ieri mattina è stato processato per direttissima e condannato a un anno e 8 mesi di reclusione, senza condizionale.
La seconda operazione scatta alle 19 ai Quattro Cantoni, verso via Cipressina. I vigili notano un’auto che compie strani movimenti, su e giù a bassa velocità per le stesse stradine. Intimano l’alt, ma l’auto scappa. Inseguimento ad alta velocità, finché il conducente imbocca una strada senza uscita. In macchina i vigili scoprono tre pani con sassi di eroina purissima sottovuoto. Sufficienti a confezionare almeno 70 dosi di droga, per un valore di molte decine di migliaia di euro. La pista porta a Pordenone, dove nella notte i vigili insieme ai carabinieri perquisiscono una casa sospetta. Arrestato un barista del luogo, Roberto Garea di 35 anni, denunciato a piede libero un albanese di 38 anni, sempre residente a Pordenone. «Un messaggio di fiducia», ripete il sindaco, «al di là di ogni polemica. Significa che stiamo cercando di rendere questa città sicura. Non solo il sequestro di un chilo e mezzo di eroina, ma anche decine di dosi che i nostri giovani non consumeranno». Il procuratore elogia polizia locale e sindaco. «Un grazie a loro», dice, «perché grazie all’intuito dei vigili è stato possibile effettuare un sequestro importante di stupefacenti. La città sta vivendo un momento magico, le istituzioni lavorano in squadra».
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