Maxi-affissioni, il governo cambia le regole in corsa

Dopo i casi del Colosseo e di Venezia, nuovo articolo del codice degli appalti Massima pubblicità nella ricerca degli sponsor, poi deciderà una commissione

di Enrico Tantucci

Sponsorizzazioni per restauri sui monumenti e maxi-affissioni, si cambia. Dopo il caso Colosseo e quello dell’area marciana - con la relazione dell’ufficio legislativo critico nei confronti della Soprintendenza sui contratti in essere per le maxiaffissioni a San Marco - il ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi è intervenuto. Le regole sono già cambiate, con un nuovo articolo al codice degli appalti (il 199-bis) che spiega come si dovrà procedere in presenza di nuove sponsorizzaioni per non sbagliare. Le amministrazioni dovranno predisporre un piano triennale in cui indicare i lavori da effettuare e quelli per cui si cercando sponsor.

La ricerca dovrà avvenire - contrariamente a quanto avvenuto a San Marco - dando massima pubblicità all’iniziativa con pubblicazione delle indicazioni sul sito del Ministero, sulla Gazzetta Ufficiale e su almeno due quotidiani nazionali. Se il contratto di spoinsorizzazione sarà superiore ai 137 mila euro si dovrà darne notizia anche sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Le offerte saranno esaminate dai funzionari dell’amministrazione o, in caso di sponsorizzazioni superiori al milione di euro, da una commissione. Se la ricerca andrà deserta, il Ministero potrà procedere direttamente, anche a trattativa privata, interpellando altri potenziali sponsor. Le nuove regole per le sponsorizzazioni dei restauri monumentali non saranno però immediatamente operative: ci vorrà infatti un decreto che il Ministero dei Beni Culturali dovrà adottare entro due due mesi in cui indicare le linee-guida per procedere. Plaude all’iniziativa ministeriale il direttore regionale dei Beni Culturali del Veneto Ugo Soragni, che aveva anche seguito l’indagine ministeriale sulle maxipubblicità dell’area marciana.

«Avevo già predisposto una circolare indirizzata a tutte le Soprintendenze del Veneto - spiega l’architetto Soragni - per indicare alcuni criteri a cui attenersi per la stipula dei contratti di sponsorizzazione, ma a questo punto, naturalmente, attenderà il decreto attuativo del Ministero. Mi sembra vada nella stessa direzione in cui intendevo muovermi anch’io con regole certe sulla durata degli interventi, sull’entità delle sponsorizzazioni rispetto al loro costo complessivo e anche alla massima pubblicità possibile nella loro ricerca. Nella scelta andrà valutato anche l’impegno effettivo dello sponsor, favorendo quello che garantirà tempi più rapidi e un impegno maggiore». Ma è certo che con le nuove regole, nulla sarà più come prima.

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