Massimo Niero, morto nello schianto contro un Tir: «Un professionista esemplare»

Aveva uno studio da geometra e aiutava la moglie in un bar colpito dal tornado

Massimo Niero in un momento di felicità mentre bacia la figlia
Massimo Niero in un momento di felicità mentre bacia la figlia

CAMPONOGARA. Era molto conosciuto Massimo Niero, il 51enne di Camponogara morto lunedì sera nel terribile frontale contro un tir a Dolo. Era geometra, lavorava come libero professionista anche per gli enti locali e aiutava la moglie nella gestione di un bar del centro Mithos a Cazzago di Pianiga. Un locale che era stato colpito dalla furia del tornado. 

Massimo Niero lavorava anche per il Comune del paese in cui risiedeva cioè Camponogara. Il sindaco Gianpietro Menin, alla notizia della tragedia, è rimasto profondamente scosso. «Massimo Niero era un professionista preparatissimo», racconta, «stava compiendo per il Comune delle analisi topografiche del territorio. Una persona che si era fatta conoscere nel tempo per le grandi doti professionali e anche umane. Era sempre pronto ad aiutare chi era in difficoltà. Porterò subito il cordoglio dell’amministrazione comunale ai familiari colpiti da questo immane lutto».

A Dolo aveva uno studio nel centro del paese in via Cairoli poco distante dal municipio. «Siamo sconvolti», spiegano alcuni negozianti e residenti a Dolo, «non ci possiamo credere che Massimo sia morto era una persona splendida. Ma come è potuto succedere?» Anche a Pianiga al centro commerciale Mithos non si capacitano per quello che successo. Massimo Niero infatti era rimasto colpito la scorsa estate con la moglie dalla furia del tornado e il suo locale era rimasto quasi distrutto. Si era però subito rialzato e, con l’aiuto di tanti volontari, vetrine e banchi erano tornati al loro posto in poco tempo. Anche al nostro giornale aveva raccontato la paura di quei momenti, ma anche la voglia di superarli con tanta forza di volontà.

Sconvolto pure il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara. «Non ci posso credere», dice, «Massimo Niero era una persona di cui avevo una grandissima stima. Era stato insieme alla moglie fra quelli che avevano reagito subito dopo il disastro dello scorso 8 luglio. Sempre pieno di voglia di fare». Anche fra i vicini di casa in via Ca’ Diedo c’è stupore e dolore per la terribile tragedia. 

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