Martina Longhin narra la violenza sulle donne
mirano. Una scrittrice di Mirano in prima linea contro la violenza delle donne. È Martina Longhin, un passato da insegnante di musica, autrice del romanzo “Anna, l’inferno in una bottiglia”. Il libro è tratto da una storia vera raccontatale da un’amica, che in gioventù ha vissuto una drammatica vicenda di violenze familiari. Anna, la ragazza protagonista del racconto, è testimone dell’uccisione di sua madre da parte del padre, una storia drammaticamente attuale. «È stato difficile scrivere questo libro, soprattutto perché è una storia vera ed è stato duro sentirla raccontare in prima persona dalla mia amica», spiega l’autrice. Il romanzo, pubblicato circa un anno fa, il 24 novembre riceverà una menzione d’onore al concorso letterario “Il Canto di Dafne” in Toscana.
Ma l’opera diventerà anche un’occasione per sensibilizzare sul tema, con un incontro che si terrà a Mirano nella barchessa di Villa Errera. Il 21 novembre alle 18 con Martina Longhin e la psicologa Fabiola Pasetti ci sarà una lettura interattiva di “Anna, l’inferno in una bottiglia”. «Dei ragazzi leggeranno alcuni brani significativi del libro e la psicologa li analizzerà», anticipa Longhin, «toccheremo varie sfumature della violenza con l’aiuto di immagini e video. Speriamo di arrivare soprattutto ai giovani e in futuro mi piacerebbe fare degli incontri nelle scuole». L’appuntamento è parte di una serie di iniziative del Comune in vista del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. —
Carlo Romeo
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