Marcon, via Monte Berico va ancora sott’acqua

Paura ieri mattina tra gli abitanti, il comitato “Basta Alluvioni” in allarme «L’emergenza è rientrata, ma quando piove siamo sempre a rischio»

MARCON

Piove, via Monte Berico va sotto acqua. Il comitato “Basta Alluvioni a Marcon” torna a farsi sentire per denunciare la grave situazione in cui versa la via. Ieri mattina alle 6 uno dei tanti forti acquazzoni di queste ore, ha fatto riempire d’acqua specialmente nell’ultimo tratto verso la curva. Panico tra gli abitanti, abituati a vedersi l’acqua che sale, a dover tirare fuori le paratie per salvarsi e far si che non entri in casa con tutti i disagi del caso.

La Protezione civile è intervenuta prontamente con le idrovore, per svuotare la via dall’acqua e renderla percorribile, ma l’accaduto riaccende i riflettori sul rischio allagamenti: «Servono immediatamente - interviene il portavoce Danilo Necini - lavori strutturali di ricostruzione integrale della rete tecnologica di smaltimento delle acque piovane. Intervento _ prosegue _ che abbiamo chiesto in più di occasioni in diverse riunioni ed assemblee, che era stato promesso ma di cui ancora non vediamo nulla». La richiesta di sbancare e aprire via Monte Berico, strada vecchia dove ci sono molti alberi che con tutta probabilità hanno a che fare con i problemi della via, non è dunque recente.

«Un giorno è un tombino, un giorno un altro, ci sono le radici che probabilmente hanno spaccato i tubi, adesso è giunto il tempo dei lavori, non si possono più rimandare. Il sifone funziona, almeno per ora, ma il concetto è che deve essere presa in mano la strada da cima a fondo, bisogna rifare le linee tecnologici che del defluivo acque». Altrimenti alla prossima pioggia, si dovrà ricominciare daccapo un’altra volta. «I tombini - chiarisce - sporchi o puliti che siano, l’acqua non la ricevono». La situazione insomma, non piace per nulla agli abitanti, che sono stufi di dormire con un occhio aperto e uno chiuso, rimanere attaccati al televideo per vedere le previsioni del tempo. E sperare che non cada più pioggia del previsto per non doversi inzuppare finendo sott’acqua.

Marta Artico

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