Marcon, incendio nella villetta: due morti

MARCON. Hanno vissuto sempre assieme per 63 anni, sostenendosi a vicenda e affrontando le avversità della vita grazie all’amore che li legava: Silvano Conte, 86 anni, e Maria Favaretto (85), sono morti la scorsa notte nel violento rogo che ha devastato il piano terra della loro villetta immersa nel verde in via Raffaello 3.
L’incendio si è sviluppato per cause accidentali al vaglio dei carabinieri della stazione di Marcon e del Nucleo Investigativo Antincendio Territoriale dei Vigili del fuoco (Niat), che oggi svolgerà un sopralluogo per cercare di individuare la causa che ha innescato il rogo. Un dramma indicibile quello che ha colpito la famiglia, i figli, ma anche le tante persone che ai due coniugi volevano bene e che da ieri mattina continuano a sostare davanti alla casa, incredule e sotto shock.
LA DINAMICA
La tragedia poco dopo le tre del mattino. Da una prima ricostruzione dei fatti, sembra che l’anziano, idraulico in pensione, fosse seduto sulla poltrona della cucina-salotto, al piano terra dell’abitazione dove si trovava anche la camera da letto. Aveva guardato la partita (Grecia contro Italia) e poi si era addormentato in soggiorno, questa una delle ipotesi. Ma potrebbe anche essersi andato a coricare qualche ora per poi alzarsi molto presto, prendersi dell’acqua o farsi un caffè.
La moglie, invece, malata da anni e allettata, si trovava in camera, attrezzata per lei. È così che il fuoco li ha sorpresi e così che li hanno trovati i pompieri: lei nel suo letto, lui sulla poltrona.
I SOCCORSI
A lanciare l’allarme attorno alle 4 è stato Mirko Novi, un 22enne studente di Ca’ Foscari, il quale dal quarto piano della sua abitazione ha visto riflesse dal bagno le fiamme e il fumo. In pochi secondi era di sotto, a suonare a tutti i campanelli e cercare di contattare i figli. È partita la chiamata ai vigili del fuoco, arrivati pochissimi minuti dopo.
Nel frattempo Mirko assieme a Fabio, un altro vicino, aveva scavalcato il cancello della villetta in un disperato tentativo di trovare un accesso intatto. Ma il fuoco si stava alzando.
I pompieri sono entrati nell’abitazione con gli autoprotettori mentre le malte della casa stavano già saltando per la violenza del rogo, che oramai aveva avvolto tutto il piano terra e stava attaccando il primo piano. Per i due coniugi non c’è stato nulla da fare. Venti i vigili del fuoco che hanno lavorato con i mezzi di soccorso. Sul posto il dirigente di supporto dei pompieri di Venezia, Giuseppe Costa. Inermi e disperati davanti alla tragedia i figli della coppia, Fabrizio Conte, Michele ed Elisabetta, che avevano salutato i genitori poche ore prima come facevano sempre.

LE CAUSE
La casa è stata posta sotto sequestro. Oggi si svolgerà un sopralluogo del nucleo specializzato dei Vigili del fuoco. Non è facile individuare l'origine visti i danni ingenti all’abitazione. L’aria condizionata era spenta, nessuno fumava. I pompieri e i carabinieri hanno cercato di capire le dinamiche, partendo dalle abitudini della coppia e da qualsiasi particolare che possa servire a ricostruire l’evento.
L’anziano potrebbe aver utilizzato i fuochi, ma potrebbe essersi trattato di qualsiasi altra cosa, molto probabile per gli investigatori un cortocircuito. Le indagini si concentreranno in un punto più devastato degli altri, all’entrata della casa, dove si trovava la macchinetta elettrica per le zanzare all’altezza di un metro e sotto una sedia. Le indagini sono in corso.
I corpi sono a disposizione dall’autorità giudiziaria, quasi sicuramente la pubblico ministero di turno Carlotta Franceschetti conferirà nelle prossime ore l’incarico a un medico legale per svolgere l’autopsia sui corpi dei due defunti. E sempre oggi si svolgerà il sopralluogo tecnico dei vigili del fuoco nella villetta di Marcon. Sul luogo della tragedia ieri è arrivato anche il sindaco, Matteo Romanello, che si è complimentato con il giovane studente che per primo ha dato l’allarme. —
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