«Marco Polo, Aviapartner discrimina i lavoratori di Ata»
TESSERA. Da ieri i servizi di terra agli aerei della compagnia russa Aerflot sono passati da Ata-Italia - che era il più grande handler dell’aeroporto Marco Polo ed è controllata da una delle 26 holding di Acqua Pia Antica Marcia spa che sono in liquidazione o in vendita– ad Aviapartner. Nell’occasione il sindacato di base Usb Trasporti di Venezia ha scritto una lettera all’Enac (l’ente nazionale per l’aziazione civile) e la società che gestisce l’aeroporto Marco Polo, Save spa, in cui denuncia che l’annunciato accordo tra Ata e Aviapartner per il passaggio del personale non rispetta quanto previsto da leggi e contratto di lavoro.
«L’handler Ata Italia» scrive Giampietro Antonini dell’Usb veneziana «ha affermato che per il passaggio di personale ad Aviapartner ha trovato volontari, ma a nostro parere l'individuazione di “volontari” non puo' derogare da quanto previsto dalla legge. Aviapartner non può usare strumentalmente l'artifizio dei volontari per scegliersi il personale che più l’aggrada. Tali atti snaturano lo spirito della clausola sociale prevista dall’articolo 13 del dgls 18/99, con un’evidente discrimine verso altri lavoratori».
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