Mappe false al Catasto a giudizio Bertoncello

Dopo la condanna a quattro anni e quattro mesi di reclusione per corruzione e concussione, ancora guai giudiziari per il geometra Antonio Bertoncello. Il pubblico ministero Paola Tonini ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per il professionista del Lido per una serie di falsificazioni che avrebbe compiuto sulle planimetrie del Catasto, falsi sulla base dei quali avrebbe poi ottenuto permessi a costruire da parte dell’Edilizia del Comune. Gli investigatori della Guardia di finanza avrebbero ricostruito come Bertoncello sarebbe riuscito a falsificare le mappe catastali: uno o più impiegati del Catasto, d’accordo con lui, gli consegnavano l’originale e il geometra se lo portava in studio e con scolorina, lametta e pennarello cancellava e ricostruiva come gli era più comodo. Il giorno dopo riconsegnava la planimetria e chiedeva una copia da allegare in seguito alla sua richiesta di condono o di autorizzazione in Comune. Il giudice delle indagini preliminari di Venezia Andrea Comez ha già fissato il giorno dell’udienza, sarà l’11 luglio. Fin da subito, tra l’altro, durante le indagini erano spuntati i nomi di due dipendenti del Catasto, sospettati di essere coloro che avevano dato una mano a Bertoncello, si tratta di Mario Pittoni e Nicola Portale, finiti sul registro degli indagati, ma nei loro confronti gli accertamenti sono ancora in corso.
Ben prima di luglio, il 17 giugno, invece, Bertoncello dovrà comparire davanti alla prima sezione della Corte d’appello presieduta da Giacomo Sartea, visto che il suo difensore, l’avvocato Tommaso Bortoluzzi, ha presentato appello contro la sentenza dello scorso anno che lo ha condannato a quattro anni e quattro mesi di reclusione. Il geometra aveva scelto il rito abbreviato e la rappresentante della Procura e il difensore avevano discusso la causa allo stato degli atti (senza sentire testimoni e produrre nuova documentazione) davanti al giudice dell’udienza preliminare Roberta Marchiori. A differenza di altri indagati, che avevano trovato l’accordo con il pm e avevano patteggiato la pena, Bertoncello aveva scelto l’abbreviato ed era arrivato la condanna che il suo difensore ora vuole mettere in discussione.
Tra l’altro , proprio due giorni fa il geometra del Comune Lucio Todesco è stato assolto dal reato di corruzione, mentre Bertoncello proprio per i fatti contestati anche a Todesco è stato condannato, visto che si è autoaccusato anche di quelli. Ma il geometra del Lido ha scelto di non testimoniare, di tacere nei processi ai vari funzionari pubblici, così chi doveva essere condannato l oè stato sulla base della documentazione e delle intercettazioni.(g.c.)
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