Mantovan e Guarnieri “silurati”

CHIOGGIA. Restano chiuse le porte di palazzo Ferro Fini per Mauro Mantovan (Pd) e Fortunato Guarnieri (Sel), di cui in molti davano per certa la vittoria. Malgrado la popolarità, l’esperienza politica e, nel caso di Mantovan, il passaggio di testimone di Lucio Tiozzo, i due chioggiotti con la Moretti non ce l’hanno fatta. «Penso che i veneti abbiano votato Zaia per motivi perlopiù nazionali», sostiene Mantovan, «Sono comunque soddisfatto della stima ricevuta. Su un bacino elettorale di 67mila abitanti, penso che abbiamo fatto un piccolo capolavoro soprattutto se raffrontato ad altri candidati nelle rispettive realtà territoriali più ampie. Non era semplice spuntarla, anche per le altre candidature politicamente vicine al Pd. Non cerco giustificazioni: chi ha raggiunto l’elezione ha vinto, gli altri no e noi abbiamo perso. I miei complimenti sinceri vanno agli eletti di tutta l’area sud della provincia e mi auguro che tutti, in particolare Ilaria Padoan, eletta in maggioranza, sappiano far sentire la voce del territorio».
Mantovan ha ottenuto 1.700 voti, Guarnieri 1.299. «È stato un risultato straordinario», commenta Guarnieri, «sono arrivato primo in Provincia e nel Veneto, facendo triplicare i voti di Sel a Chioggia. Purtroppo non è scattato il consigliere su base regionale, mi spiace per me e per gli amici e i compagni che da Cavarzere al Veneto Orientale mi hanno dato fiducia e lavorato con me. Mi chiedo in quale Veneto vivo. Zaia, a cui faccio i complimenti, parla di una regione di eccellenze che io non vedo». (e.b.a.)
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