Manifesto e lista civica con candidato sindaco per il gruppo 25 Aprile
VENEZIA
Il vuoto del coronavirus ha imposto di prendere una decisione: non essendoci nessuna strada convincente in vista delle elezioni del prossimo sindaco, il Gruppo 25Aprile nel pieno lockdown ha deciso di avviare un progetto, denominato La Marangona. L’obiettivo è quello di formare una lista civica con un proprio candidato o candidata sindaco e di entrare nel consiglio comunale dei prossimi anni. La lista avrà solo due persone del Gruppo 25Aprile i cui nomi non sono stati ancora resi noti. Per iniziare è stato steso un manifesto da 150 professionisti di Venezia, di Marghera e di Mestre provenienti da diversi settori in modo che rispecchiasse più anime della città. I nomi dei candidati e della lista verranno resi noti il 2 luglio, giorno della grande manifestazione “Mi no vado via” del 2017 del movimento. Intanto è già attiva la mail (lamiaidea2020@gmail.com) per chi volesse candidarsi come assessore, come consigliere e come sindaco, ovviamente aperta a chi dichiara di aderire al manifesto. Il manifesto verrà presentato a metà giugno, ma si sa già che è di centro e che ha delle posizioni chiare riguardo a due temi cruciali: un no secco alle grandi navi, mentre sul Mose un «finiamolo e vediamo se funziona». Ieri, Festa della Repubblica, si è dato l’annuncio: «Abbiamo scelto questo giorno perché il progetto si pone come alternativa al monarca Brugnaro», spiega Marco Gasparinetti, fondatore del Gruppo 25Aprile e parte del nuovo progetto, «questa città ha tutte le caratteristiche per diventare Laboratorio e Capitale dello sviluppo sostenibile di ogni livello». Due le parole d’ordine: competenza e integrità morale. Se la futura lista nata dal progetto Marangona, l’unica campana sopravvissuta al crollo del campanile, sarà in consiglio comunale, entro i primi cento giorni verrà proposta una delibera per bloccare la realizzazione degli alberghi sia a Venezia che in terraferma, una risposta alla cosiddetta delibera Locatelli che già a novembre 2015 la giunta Brugnaro aveva firmato per consentire alla consigliera fucsia un cambio di destinazione d’uso da residenziale ad alberghiero per i suoi appartamenti. Tra le altre proposte quella di creare un fondo di garanzia per i proprietari che affittano ai residenti, restaurare le case del patrimonio pubblico per riempirle e permettere solo barche elettriche o a remi di entrare nel Canal Grande. —
Vera Mantengoli
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