Mafia cinese, sequestrati tutti i beni di Luca Keke Pan

MESTRE. Vale 20 milioni di euro il patrimonio di Luca Keke Pan, l’imprenditore cinese finito sotto inchiesta da parte della Guardia di Finanza. E oggi scatta il sequestro di tutti i suoi beni: negozi, immobili, centri massaggi e altro localizzati tra via Piave e altre zone del centro di Mestre. Per arrivare al sequestro è stata applicata la speciale legge antimafia che consente di arrivare nel più breve tempo possibile alla confisca dei possedimenti ritenuti «illegali».
Colui che amava definirsi il “Re di via Piave”, arrestato nel dicembre dello scorso anno - con i suoi congiunti e alcuni soggetti italiani - per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed allo sfruttamento della prostituzione, si trova ancora rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, in Friuli.
Il Tribunale di Venezia ha accolto la richiesta presentata dalla Procura della Repubblica, che ha proposto l’applicazione all’imputato Keke Pan del D.Lgs. 159/11, la cosiddetta “Legge Antimafia”, con il sequestro dei beni a lui riconducibili, il cui valore si aggira sui 20 milioni di Euro.
Il Tribunale, riunito in camera di consiglio presieduta dal Dott. Risi, ha quindi disposto l’ulteriore sequestro dei beni di “Luca” Pan, fissando per tutte le parti interessate, per il prossimo mese di ottobre, l’udienza per la discussione delle modalità di confisca definitiva.
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