«Maerne-Castelfranco considerata linea di serie B È urgente il raddoppio»
NOALE. «Urgente il raddoppio della Maerne-Castelfranco, a oggi una linea ancora di serie B». Scrive così Legambiente nel suo rapporto annuale Pendolaria, dove presenta una prima analisi dei dati più rilevanti sulla situazione del trasporto ferroviario regionale in Italia. Il secondo binario è ritenuto prioritario dall’associazione ambientalista, perché si viaggia in un unico da Maerne sino a Castelfranco e poi Bassano, a fronte di migliaia di pendolari ogni giorno diretti a Mestre e Venezia ma anche nel Trevigiano e Vicentino.
Ci sono soprattutto studenti e lavoratori ma c’è anche chi usa questo mezzo di trasporto per muoversi, anche una volta ogni tanto, preferendolo alla macchina. «La prima questione che abbiamo voluto mettere al centro dell’attenzione quest’anno» scrive Legambiente «è l’incredibile ritardo e assenza di investimenti in cui si trovano tante infrastrutture che renderebbero più veloci e comodi i viaggi di milioni di persone che ogni giorno si spostano per ragionidi lavoro o di studio. La seconda riguarda i tagli avvenuti al servizio ferroviario regionale in questi anni. La ragione dei disagi che vivono i pendolari ogni giorno sta nel fatto che dal 2009 a oggi, a fronte di una crescente domanda di trasporto su ferro, perché permette di lasciare l’auto, riducendo stress e spesa delle famiglie, il numero di treni in circolazione sulla rete regionale è diminuito. In totale, dal 2010 i tagli sulla rete regionale sono stati pari al 4,7 per cento con un aumento delle tariffe mediamente del 18,5 per cento».
Insomma, il quadro generale per Legambiente non è roseo. In Veneto, si denuncia, c’è inoltre stato un taglio ai servizi dello 0,6 per cento, con una crescita del costo dei biglietti del 19,6 per cento. Migliora, soprattutto al Nord e al Centro, l’età dei convogli in circolazione.
Se Legambiente non inserisce linee veneziane dedicate ai pendolari tra le peggiori d’Italia, considera indispensabile dare il via a una metropolitana per la grande area urbana Padova-Venezia-Treviso e invita a raddoppiare il tratto da Maerne a Castelfranco.
Il progetto è considerato prioritario pure in Regione ma da un anno è fermo. «Sarebbe ora che si facessero i lavori» dice l’esponente del Comitato pendolari di Salzano Elena Guida lanciando un appello «ma è dal 2017 che non siamo convocati alle riunioni». Resta pure il nodo delle carrozze troppo affollate, specie nella fascia oraria tra le 8 e le 9. «Colpa di una diversa composizione dei convogli» spiega Guida «che ne riduce la capienza. Ne abbiamo parlato con il direttore veneto di Trenitalia Tiziano Baggio e i nuovi treni, chiamati Pop e Rock, arriveranno tra un anno. Già da marzo, ci ha informati, potrebbero esserci delle novità per migliorare il servizio». Nelle prossime settimane ne sapremo di più. —
Alessandro Ragazzo
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