Lutto nel ciclismo. Andrea Meneghelli muore a 49 anni in bicicletta a Dolo
Aveva compiuto imprese memorabili come il Giro della Terra del Fuoco in autonomia ed era il presidente dell'Eroica, la più famosa corsa cicloturistica italiana. Fatale un malore. Lascia due figli. Il ricordo degli amici

DOLO. Addio ad Andrea Meneghelli, papà di due ragazzi, presidente di “Eroica Italia”, società che gestisce una delle corse cicloturistiche più famose al mondo. Mengehelli era uno dei soci proprietari del marchio.
Meneghelli è morto mercoledì 2 settembre forse come ogni ciclista forse sogna di morire: in sella alla sua bici, su una ciclabile intorno Dolo dove abitava, di ritorno dopo un incontro con amici, come lui appassionati di ciclismo. “Ma è morto troppo giovane”, dicono gli amici e i compagni di mille sgambate, “a soli 49 anni, lui che con il suo entusiasmo ha sempre trasmesso a tutti noi un’immensa gioia per la vita e il ciclismo”.
Meneghelli, creatore delle Selle Royal e uno dei responsabili della società Selle Brooks, era considerato un esperto ciclista, capace di imprese memorabili come il giro della Terra del Fuoco, in Sud America, in autonmia.
Si era innamorato dell’Eroica, una corsa “vintage” che si svolge dal 1997 in provincia di Siena e che rievoca il ciclismo dei tempi eroici, appunto, con percorsi che si svolgono in buona parte su strade bianche con biciclette e abbigliamento d'epoca. Si tiene sempre la prima domenica di ottobre ed è aperta a tutti coloro che partecipano con bici da corsa d’epoca che rispettano precisi criteri quali il telaio in acciaio, le leve del cambio sul tubo obliquo del telaio, i fili dei freni che escono dalle leve e transitano esternamente al manubrio, i pedali con gabbietta e ruote con minimo 32 raggi e cerchi a profilo basso.
Ideata da Giancarlo Brocci, la corsa ha avuto in Andrea Meneghelli un promotore instancabile, che si è impegnato per la sua sopravvivenza e diffusione.
Lo stesso Brocci ha rivolto un addio commosso al suo amico e socio che domenica scorsa era a Montalcino proprio per osservare un percorso. “…Caro Andrea; possiamo solo abbracciarti tutti idealmente, costretti anche ad invitare i molti eroici a non seguirti nell'ultimo percorso, a dedicarti solo un pensiero da casa. Posso solo dirti, questo assolutamente reale, che il tuo cuore continuerà a battere in questo mondo speciale, favoloso, pieno di persone che sanno sognare. Eri nato in un altro mondo ma avevi i geni per star bene in questo, di mondi, in mezzo ai Berruti ed agli Eroici Patagonici. Quando, presto, ti verremo a trovare faremo festa".
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video