L’uomo disperso trovato nel cuore della notte

Ha fatto rientro a casa nel cuore della notte il 53enne del Lido che si era perso nel tardo pomeriggio di sabato e per colpa della fitta nebbia non riusciva a trovare la strada di casa. Anche l’attività del porto, sospesa nel pomeriggio di sabato, ha ripreso regolarmente ieri mattina alle 11.
L’allarme per l’uomo disperso in laguna, un pescatore sportivo, uscito con la sua barca di quattro metri nel primo pomeriggio di sabato, era scattato quando la moglie intono alle 19.15 aveva chiamato la Capitaneria di Porto avvisando che il marito era finito in secca e non riusciva più a orientarsi per far ritorno a casa. Le ricerche erano iniziate in uno specchio di laguna davanti al Lido, compreso tra i canali di “Santo Spirito” e quello delle “Scoasse”. Considerate le caratteristiche dei fondali della laguna la Capitaneria di Porto ha fatto intervenire anche le imbarcazioni dei vigili del fuoco che hanno lo scafo più adatto per questo genere di acque e sono munite di radar.
Il marito è rimasto in contatto con la moglie grazie al cellulare ed è tramite il segnale dello stesso che la Capitaneria di Porto è riuscita a individuare la zona dove era fermo l’uomo. Ma non è stato possibile raggiungerlo in quanto la fitta nebbia ne impediva l’individuazione a vista e i soccorritori temevano di finire in secca.
Tra le 21 e le 22 poi si è temuto il peggio. Infatti il telefonino si è spento. In realtà l’uomo lo aveva spento in quanto aveva poca carica nella batteria. Il pescatore ha quindi chiamato la moglie che lo ha consigliato di rimanere dove si trovava e di attendere la mattina e la luce del giorno per rimettersi in movimento. Con sè aveva una coperta con la quale poteva ripararsi dal freddo. Alle 22 la Capitaneria ha sospeso le ricerche, mentre i vigili del fuoco le hanno continuate ancora per altre due ore.
Poco dopo mezzanotte la nebbia si è alzata e grazie alle luci del Lido il pescatore ha ripreso la strada di casa. Poco prima dell’una di notte l’allarme è rientrato e l’uomo ha dormito a casa.
La nebbia ha creato non pochi problemi anche all’attività del porto, come del resto avviene sempre quando la visibilità è molto ridotta. Infatti sabato pomeriggio la Capitaneria, per motivi di sicurezza, ha deciso la chiusura del porto. Di conseguenza nessuna nave entrava o usciva sia dalla stazione marittima che dal porto commerciale di Marghera. Quattordici le navi bloccate, tra quelle rimaste agli ormeggi in porto e quelle fermate in rada. Tra queste anche due traghetti che collegano Venezia con la Grecia. Diverse le navi mercantili fermate a Marghera. Rimasto agli ormeggi anche un grosso yacht privato.
Il porto è stato riaperto alle 11 di ieri mattina e già a metà pomeriggio tutto era tornato alla normalità.
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