Lunedì l’addio al conte Vergerio

Era il proprietario di un’azienda agricola a Ponte Crepaldo
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - S. DONA' - VERGERIO REGHINI VITTORINO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - S. DONA' - VERGERIO REGHINI VITTORINO

SAN DONÀ. È mancata mercoledì sera in ospedale il conte Vittorino Vergerio Reghini in seguito a breve malattia vissuta con la discrezione che gli era consueta. Discendente di Pietro Paolo Vergerio, noto teologo e vescovo italiano del Cinquecento prima cattolico e poi luterano, avrebbe compiuto 84 anni in luglio. Nato a Vidor in una famiglia di proprietari terrieri di nobili origini, il conte Vergerio Reghini, che aveva due sorelle e due fratelli, si era trasferito a San Donà nel 1964 e da qui aveva sempre seguito con instancabile passione le proprie terre, soprattutto l’azienda agricola di Ponte Crepaldo.

Dopo la morte nel 2012 della moglie Maria Luisa alla quale era legatissimo, Vittorino Vergerio aveva continuato a seguire la sua amata campagna, sostenuto dai figli Angela e Pierpaolo e dall’affetto di tre nipoti. I sandonatesi lo ricordano passeggiare per il centro senza possibilità di passare inosservato a causa della notevole statura, che poteva intimidire a prima vista, ma che in realtà nascondeva garbo, semplicità e bontà d’animo. Il rosario sarà recitato domenica alle 20.30 nella chiesa dell’Oratorio don Bosco, mentre le esequie avranno luogo lunedì alle 15.30 nel Duomo di Santa Maria delle Grazie.

Alessia Pavan

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