Luminarie di Natale al risparmio in provincia di Venezia: ecco le decisioni dei Comuni
Contro la crisi energetica, scelte parsimoniose che vanno dall’utilizzo di luci a led a orari più ridotti che in passato. Ma le accensioni sono garantite, anche in chiave anti-degrado. Una guida

Con la crisi energetica e il caro-bollette, anche il Natale 2022 dei Comuni del Veneziano dovrà dare un’occhiata ai costi. Niente paura: non spariranno certo le luminarie che tanto piacciono soprattutto ai più piccoli, e che oltretutto vengono considerate valide anche in chiave anti-degrado. Si tratterà semmai di piccole attenzioni per evitare gli sprechi. Su tutto, orari di accensione più ridotti e luci a led a basso consumo energetico. A cominciare da Mestre, ma anche Chioggia e Caorle hanno già annunciato di essere intenzionati a muoversi in questo senso. Mentre la città di Venezia, vuoi anche per la sua valenza turistica internazionale, non avrà variazioni rispetto al passato. Lunedì 14 novembre sono state accese le luci al ponte di Rialto. Sono a led. Tutte le altre, nelle varie zone della città, saranno accese a fine novembre.

Mestre punta sulle luci green
L’assessore alla Promozione del territorio del Comune di Venezia, Paola Mar, chiarisce la linea dell’amministrazione in merito alle festività, e “spegne” le polemiche suscitate dall’installazione delle luci in città, tra chi le vuole e chi si straccia le vesti e grida al dispendio di denaro pubblico. Non solo. Il costo delle luminarie è relativo, poche migliaia di euro, proprio perché «si tratta di sistemi che hanno la classe energetica più elevata».
Ed ecco allora il piano: «Lo spegnimento delle luminarie di Natale sarà calibrato, sono state scelte le luci più green ed ecologiche che ci siano e tutte a led per risparmiare il più possibile». Non solo: «Nelle strade principali le luminarie rimarranno installate più a lungo, in quelle minori saranno tolte prima, già l’8 gennaio, saranno accese più tardi e nelle ore, verosimilmente in piena notte, in cui non c’è nessuno in giro, potranno essere spente».
Ma non tutto sarà al ribasso, anzi. Ci saranno anche alcune novità. «In via Palazzo», fa sapere l’assessore, «tornerà il cielo stellato, e c’è una bella sorpresa per la Torre di Mestre». E ancora: «Le Luminarie contribuiscono a loro modo alla sicurezza, la luce è amata dai cittadini e favorisce il commercio, quindi ci saranno».
«Vogliamo dare fiducia e ottimismo alla città», commenta il presidente di Mestre, Raffaele Pasqualetto «stiamo andando verso il periodo delle feste, la società è fatta di molte componenti, bambini, anziani, certo non rimarranno fino a Pasqua, ma non se ne farà a meno. Siamo consci che il momento è difficile e tutti facciamo un uso consapevole di quello che abbiamo a disposizione, così avverrà per le luminarie».
Sull’argomento interviene Fabrizio Coniglio, presidente di Mestre Off Limits: «Qualche giorno fa abbiamo incontrato sindaco, parte della giunta e vigili sulle zone “rosse” della città, uno scambio proficuo. Le luminarie aiutano il commercio e il morale, se le spegniamo la città è finita, la città va illuminata come è stato fatto negli anni scorsi».
La presidente di Progetto Comune, Maria Laura Faccini, lancia una proposta: «Il principio è: perché ci si adopera solo nel periodo natalizio per illuminare strade e piazze quando per il resto dell’anno la città è poco illuminata, in molte zone praticamente buia e, quindi, facile luogo per il degrado e insicura per i cittadini?».
«Via Cappuccina, via Tasso, via Carducci, via Olivi, Corso del Popolo, Piazzale Cialdini, via San Pio X, via Einaudi, la stessa piazza Ferretto e molte altre strade sono una vera desolazione per gli occhi a causa dei negozi chiusi o per il fatto che i commercianti non possono permettersi di tenere le luci delle vetrine accese tutta la notte in questo periodo assai difficile per i bilanci delle attività commerciali».
Spiega. «La proposta è quella di aiutare economicamente, almeno per il periodo natalizio, i commercianti a tenere illuminate le vetrine e ideare un percorso natalizio accattivante e coinvolgente con iniziative, spettacoli, punti di ritrovo in tutte le zone tra viale San Marco, Corso del Popolo, via Cappuccina, via Piave, viale Garibaldi in modo da stimolare i cittadini a uscire, a “sentirsi a casa” anche per le strade».
Aggiunge: «Come afferma l’assessore Zuin, i conti sono in ordine, le luci sono a led e quindi si potrebbe investire per dare un impulso nuovo, sereno, accattivante alla città. Questa potrebbe essere l’occasione giusta per un nuovo corso di sviluppo anche economico della nostra area, attirando persone dai comuni vicini e rivitalizzando anche zone che ora sono depresse e dimenticate».
Jesolo risparmia 60 mila euro
Chi farà le cose in grande, dopo due Natali in torno forzatamente minore causa divieti legati alla pandemia da Covid 19, è Jesolo. Grandi eventi e costi energetici ridotti. Il risparmio sarà di 60 mila euro. L’impianto di luminarie è stato riprogettato con un nuovo sistema basato su tecnologia a led, ottimizzazione della distribuzione dei punti luce. Confermato lo spettacolo al lido e in centro storico e spazio alle frazioni. La spesa è stata ridotta dai 160 mila euro impegnati nelle passate edizioni ai 100 mila euro.
Già presentato per tempo il palinsesto delle iniziative per queste festività 2022, da sabato 26 novembre fino a domenica 8 gennaio e oltre, con lo Jesolo Sand Nativity che chiuderà le porte ai visitatori solamente la sera di domenica 5 febbraio.

“Jesolo Città del Natale” è il nuovo format scelto dall’amministrazione per coinvolgere residenti e ospiti attraverso nuove modalità di gestione degli spazi ma anche attrazioni.
Ad inaugurare ufficialmente la Città del Natale sarà il taglio del nastro del Villaggio di Natale, in programma domenica 27 novembre anche se le tradizionali casette che lo compongono saranno visitabili già a partire dal sabato precedente. Il percorso natalizio si svilupperà lungo via Silvio Trentin, tra piazza Mazzini e piazza Aurora fino all’incrocio con via Leon Battista Alberti, e sarà composto da 70 casette in legno che esporranno oggettistica ed enogastronomia, a cui si aggiungono i punti ristoro che rappresenteranno però meno del 40% degli spazi presenti. Le due piazze fungeranno da poli del divertimento per tutta la famiglia, a partire dalla casa di Babbo Natale che quest’anno è stata allestita in piazza Aurora. Proprio questo sarà, infatti, un nuovo punto nevralgico del villaggio con l’animazione affidata a Daiana Orfei.
Ma il lido di Jesolo sarà impreziosito da un altro importante appuntamento, divenuto ormai tradizione per la città: Jesolo Sand Nativity. Quest’anno il celebre presepe di sabbia viene ospitato nella nuova location alle spalle di piazza Brescia, in una grande tensostruttura dove in questi giorni stanno prendendo forma le “Sculture di Pace”, titolo scelto per le opere di questa edizione. Il sipario sullo Jesolo Sand Nativity si alzerà giovedì 8 dicembre, giorno dell’Immacolata concezione, alla presenza del patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, e del vescovo vicario di Kiev, Oleksandr Yazlovetskyi, cui sarà consegnata la Luce della pace di Betlemme. Ad accogliere i visitatori, i quali potranno accedere gratuitamente alla mostra a partire da venerdì 9 dicembre, sarà “Il leone alato di Vaia”, opera lignea realizzata per l’occasione dallo scultore Marco Martalar: un imponente scultura realizzata con elementi di scarto di abete rosso e sfridi di faggio raccolti nei boschi delle Dolomiti, abbattuti dalla tempesta Vaia nel 2018. A salutare lo Jesolo Sand Nativity, e ringraziare gli artisti che ne hanno dato forma concreta, sarà un concerto in programma il 4 febbraio alle 21 nella chiesa di San Giovanni Battista.
A segnare il passaggio tra anno vecchio e anno nuovo sarà il ritorno del Capodanno in piazza, con un concerto che tra la sera del 31 dicembre e le prime ore dell’1 gennaio animerà piazza Kennedy. Proprio nel cuore del centro storico di Jesolo, infatti, l’amministrazione ha voluto stabilire il momento che sancisce il passaggio al 2023. Saranno i dj di Radio Bella & Monella, sul palco allestito a ridosso di via Donizetti, dalle 22 alle 2, a far ballare tutti i presenti con la loro musica mentre a mezzanotte la piazza si fermerà per accogliere il nuovo anno con uno spettacolo pirotecnico.
Caorle, luminarie a basso consumo
“Caorle Christmas Time” durerà dal 7 dicembre all’8 gennaio. Il Mercatino di Natale sarà caratterizzato da 30 casette in legno decorate a tema natalizio. Immancabile il tappeto rosso lungo il percorso, mentre le luminarie saranno tutte a basso consumo grazie alla tecnologia led e illumineranno anche piazza Sant’Antonio e Ponente. Via Roma, con oltre 30 postazioni, resta la zona prediletta per lo street food, mentre per i più golosi in piazza Pio X sarà realizzato il “Paese di cioccolato”. In piazza Vescovado saranno collocati 14 gazebo che ospiteranno il mercatino delle opere dell’ingegno a scopo benefico. Torna la ruota panoramica accanto al Porto. Durante tutta la rassegna saranno previsti eventi per i più piccoli, laboratori ed attività di animazione con Babbo Natale gli Elfi.
L’animazione principale sul palco di piazza Matteotti, dove sarà predisposta l’area giochi con giostre, oltre alla casa di Babbo Natale ed al laboratorio degli Elfi. Per la musica sarà allestito un palco in piazza Municipio.
Tra gli eventi, per bambini e famiglie si segnalano la sfilata di Babbi Natale e trampolieri (10 dicembre), concerti l’8 e il 25 dicembre, i burattini l’11 e il 31 dicembre, gli artisti circensi in parata il 23 dicembre, un Carrozzone alla Fellini alla vigilia e il 6 gennaio l’arrivo della Befana in parata con gli Elfi. La notte di Capodanno arriva Radio Company. Orario mercatini: apertura festivi (compresi 24 e 31 dicembre) dalle 10 alle 20, feriali dalle 14 alle 20. Dal 12 al 16 dicembre il mercatino resta chiuso.
Chioggia, accensioni a orario ridotto
Luminarie a orario ridotto anche a Chioggia per affrontare il caro energia. Il sindaco Mauro Armelao non ha ancora deciso esattamente il periodo di accensione e gli orari, ma ha già anticipato l’intenzione di contrarre, rispetto agli anni passati, il tempo di illuminazione per contenere il peso delle bollette dell’energia. «Nei prossimi giorni definirò nel dettaglio come procedere», spiega il sindaco, «Di certo rivedremo gli orari. Accenderemo all’Immacolata e spegneremo all’Epifania. L’orario giornaliero potrebbe andare dalle 17, o da quando fa buio, fino alle 21. Se poi sono in programma eventi particolari, ovviamente terremo acceso. Cercheremo di bilanciare l’esigenza di fare festa e animare la città per il periodo di Natale con la necessità di contenere le spese in questo momento di difficoltà per tutti».
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