L’ultima volta delle teen agers per le fatine diventate adulte

Le ragazze che tutte le madri del mondo sarebbero terrorizzate all'idea di avere come figlie ammettono di essersi divertite come matte. A colpi di pistola, tiri di coca, sesso lesbo, etero, multiplo e soprattutto orale, sono diventate donne in una stagione e dive in un batter di ciglia. Beniamine di Disney Channel, hanno incontrato un regista molto furbo che voleva divertirsi pure lui e che le ha trasformate in quattro studentesse che hanno solo voglia di ubriacarsi, drogarsi e prenderlo.
La goduria collettiva che si dev’esser respirata sul set di “Spring Breakers” sbarca al Lido dove, in una tempesta di crisi isteriche e ormoni a palla, arrivano Selena Gomez, Vanessa Hudgens, Ashley Benson, Rachel Korine, James Franco e il regista Harmony Korine che ha capito tutto della vita e che in conferenza stampa spiega: «Cerco sempre di fare film sostanziosi, che abbiano un forte impatto sul pubblico. Era il mio sogno avere queste attrici normalmente così dolci e innocenti e farle diventare cattive ragazze».
Cattive è riduttivo. Nei novantadue minuti del film nel quale si racconta la vacanza di primavera (“spring break”) di un gruppetto di amiche, Vanessa e socie sono - quando va bene - sempre in bikini, sempre intente a leccare qualcosa (di rado il gelato) in un delirio di tette, culi e morti stecchiti. Alla mamma di Selena, che divide la camera all'Excelsior con quella che credeva fosse ancora la sua bambina, ieri sera in Sala Grande dev'essere venuto un coccolone. Eppure qualcosa avrebbe dovuto intuirlo quando, su un red carpet da psichiatria, le quattro ragazze sono state investite da un’onda progressiva di strilli più simili a quelli di un vitello sgozzato che non a quelli di centinaia di ragazzine arrivate all'alba per portarsi a casa un respiro della Gomez.
La loro passerella, che segue quella di film di Manuel de Oliveira (103 anni contro i 100 delle quattro sgallettate messe insieme), diventa evento nello spettacolo, potenza del trash e presagio del nuovo. Senza possedere una bellezza memorabile né particolari qualità interpretative, Vanessa e compagne raccontano che tutto è facile, “funny”, e che anche piccolette e grassottelle ce la si può fare incarnando così il perfetto sogno americano. Sanno che hanno fatto il salto, che non potranno più ritornare ai maghi di Waverly e all'High School Musical; sanno che nei prossimi mesi evocheranno memorie di orge, che i loro fidanzati esigeranno prestazioni pazzesche e che presumibilmente ci saranno milioni di mamme inorridite che staccheranno i loro manifesti dalle camerette delle figlie.
Niente sarà più come prima per Ashley e amiche che mettono pepe al festival con i loro pizzi un po’ sguaiati, il trucco pesante, il sorriso troppo bianco. Saltano sul taxi, irrompono all'Excelsior, spariscono nelle toilette, ricompaiono in darsena, cenano in un ristorante a Venezia e seminano il panico nel servizio d'ordine chiamato a quadruplicare la sorveglianza come il Festival fosse (quasi) il prolungamento del set.
«Una storia fantastica, mai scritta prima» intona Vanessa che, letto il copione, era già nuda. Aggiunge Rachel: «Ho avuto genitori molto severi che non mi hanno mai permesso di fare lo “spring break”. Così l'ho fatto a modo mio». I genitori severi riflettano. Dice Ashley: «Abbiamo vissuto in una bolla. Penso che sia la prima volta che si vedono quattro ragazze così innocenti pronte a fare tutto quello che vogliono per prendersi il potere. Recitare in personaggi così estremi, tenere in mano la pistola e picchiare è stata la cosa più divertente della mia vita». Figuriamoci quanto si è divertito James Franco che per due ore si è lasciato spupazzare dal gineceo facendo fatica una sola volta e nemmeno con roba sua: prono, su una pistola infilata tra le cosce di una delle protagoniste.
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