LO STEMMA / Il leone alato, l’àncora e un grande cappello verde

VENEZIA. Sui siti internet e persino sui forum di chi bazzica la materia, si parla e si discute già dello stemma del nuovo patriarca Francesco Moraglia. Il sito sacrisolemniis, ad esempio, ha pubblicato il nuovo stemma e subito si è aperto il dibattito nelle bacheche degli internauti specialisti in araldica. Di fatto, si tratta di un aggiornamento del precedente stemma, quello che ha usato fino ad oggi in Liguria i cui colori però, si addicono anche alla città lagunare, soprattutto l'azzurro.
In primo piano lo stemma di La Spezia con l’aggiunta del leone di San Marco e un richiamo allo stemma di Pio X: in comune con il precedente simbolismo c’era già la stella dorata sullo sfondo celeste. A fare da cornice alle immagini anche la “muraglia” che contraddistingueva lo stemma di monsignor Moraglia vescovo a La Spezia.
La tradizione vuole il leone marciano in campo rosso per i patriarchi di origine veneziana, in campo bianco per chi invece proviene da fuori, come nel caso del nuovo capo della chiesa veneziana. L'àncora e il mare ondato d'argento, potrebbero invece rimandare allo stemma di San Pio X, ossia di Giuseppe Melchiorre Sarto, patriarca di Venezia, eletto papa nel 1903.
E basta dare un’occhiata all’antico stemma che ne ha contraddistinto il mandato, per rendersi conto che gli elementi ci stanno tutti. E poi c’è il grande cappello, in termini tecnici galero, che identifica l’ordine di appartenenza della gerarchia.
I cardinali nello stemma ce l’hanno rosso, gli arcivescovi e i patriarchi verde, ma può essere anche nero o paonazzo, a seconda delle cariche. In questo caso è verde con trenta nappe. In basso la croce e la scritta “cum Maria matre Iesu”. I veneziani dovranno, in qualche modo, imparare a convivere con questo nuovo stemma che contraddistingue il nuovo patrriarca Francesco Moraglia.
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