Lo stalker confessa «Scriverò un libro con la mia verità»
CHIOGGIA. «Un libro mi riscatterà». Lo hanno pensato in molti, nel corso della storia, affidando alle pagine scritte una “verità” che i contemporanei sembravano non voler capire. E lo pensa anche B.M. 52enne originario della Campania ma trapiantato a Sottomarina, accusato di stalking da una 45enne conosciuta proprio in città.
Verso la fine di gennaio l’uomo ha avuto la prima udienza del processo a suo carico, durante la quale ha ricusato il giudice perché era lo stesso magistrato che, alcuni giorni prima, gli aveva rifiutato la revoca degli arresti domiciliari. Lui, ovviamente, sostiene di essere innocente e assicura che lo può dimostrare in aula, nonostante la copiosa mole di segnalazioni che la sua ex ha effettuato per episodi di molestie e danneggiamenti e che gli sono già costati due arresti (in maggio e in ottobre dell'anno scorso), il divieto di avvicinamento alla donna e di dimora in Chioggia, nei primi mesi del 2013, e il regime di detenzione domiciliare cui è tuttora sottoposto.
«Ho i testimoni che mi scagionano» dice, riferendosi alle accuse di danneggiamento delle proprietà della ex e della sorella, dato che le due donne hanno fatto corpo unico per difendersi dai presunti attacchi di lui. Ma, in qualche modo, ammette di essere andato “oltre le righe”. «La nostra storia è costellata di incomprensioni» dice «ed è vero che io l'ho cercata diverse volte, quando lei si allontanava da me. Ma ci siamo sempre rimessi insieme. È durata otto anni, non uno. Quando è finita io ho solo chiesto di sapere perché, ma lei non voleva darmi spiegazioni. La mia insistenza era dovuta al tormento di non capire. Ma non ho mai usato modi violenti».
La donna, come si capirà, sostiene esattamente il contrario e sarà un giudice (quello attuale o un altro) a stabilire la verità, almeno quella processuale, dei fatti. Intanto, però, il presunto stalker vuole difendere la sua onorabilità. «Qui, dove abito, tutti mi conoscono» dice «e sanno che sono una persona per bene». E per confermarlo mostra dei fogli con centinaia di firme di amici, conoscenti, di Chioggia, della sua città d’origine e di quella dove vive la sorella, in Lombardia, che attestano la sua “bontà”. E poi c’è il libro. «Racconterò la mia storia e la gente capirà».
Diego Degan
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