Lo chef stellato La Mantia apre un ristorante a Venezia

VENEZIA. Sarà lo chef siciliano Filippo La Mantia, una stella Michelin con il suo locale milanese «Oste&Cuoco», a gestire il nuovo ristorante gourmet che la Fondazione Cini aprirà entro la fine dell’anno sull’isola di San Giorgio, prendendo il posto del bar attuale a lato della banchina della darsena grande. Sono già in corso i lavori per l’apertura del ristorante per un costo di 680 mila euro, ai quali ne andranno aggiunti altri 60 mila circa per le strutture.
La Cini ha affidato la gestione del nuovo locale - che punta a “fidelizzare” i visitatori della fondazione con un’offerta gastronomica di qualità - alla società fiorentina D’Uva, che si occupa anche delle audioguide per le viste guidate alla Cini. Che ha scelto appunto La Mantia, che sarà per tre anni il consulente del nuovo locale, che avrà una cinquantina di posti all’interno e circa 40 all’esterno.
Filippo La Mantia non ama definirsi chef, ma oste e cuoco. Siciliano, approda in Lombardia, dopo aver lavorato in Sicilia, in Indonesia e soprattutto a Roma, dove apre la sua Trattoria, che diventa subito un locale di culto, prima appunto di trasferirsi a Milano e aprire «Oste&Cuoco» che gli dà la prima stella Michelin.
Un passato da fotoreporter e persino un’esperienza in carcere per essere stato sfortunatamente l’ultimo affittuario della casa palermitana da cui partirono i colpi dei killer della Mafia che uccisero il commissario Ninni Cassarà, ha sempre mantenuto un attenzione particolare al sociale, con una cucina sicilian creativa e a rivisitata da cui sono spariti aglio, cipolla e scalogno.
«A Venezia - spiega La Mantia - proporremo una “fusion” tra la cucina siciliana e quella veneziana, ma sempre secondo le mie regole a cui non rinuncio. La cipolla sarà perciò bandita. Sto già scegliendo i cuochi. Il locale sarà aperto dalla mattina alla sera, proponendo colazioni e spuntini, ma anche il «brunch» con tavolata che propongo anche nel ristorante di Milano. Stiamo ancora lavorando sul menù e apriremo appena sarò pronto».
Proprio ieri alla Cini si sono svolti i primi colloqui per la selezione del personale e La Mantia, ha sorpresa, ha invitato a partecipare la giovane Judith Romanello, la ragazza haitiana di cui si è parlato sui giornali in qyesti giorni perchè ha denunciato di essere stata respinta a un colloquio di lavoro con un ristoratore veneziano, perché di colore.
«L’ho fatto d’istinto - spiega La Mantia - dopo aver letto la sua storia e anche l’intervento in proposito del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Per questo l’ho invitato con i suoi genitori a venire a san Giorgio per sostenere il colloquio per la scelta del personale del nuovo locale. La decisione finale spetterà poi alla società di gestione del ristorante, ma mi sembrava giusto darle questa opportunità».
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