Livorno si candida a ospitare le mani di Quinn

«Livorno potrebbe ospitare l’installazione Support e aiutare e farsi aiutare nel dibattito sul tema. Sarebbe veramente un sogno. Chissà». Anche il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, sogna ad occhi aperti la monumentale opera delle mani alta 9 metri realizzata dall’artista Lorenzo Quinn che a Venezia ha avuto visibilità mondiale dopo essere stata installata per un anno sulla facciata Canal Grande dell’hotel Ca’ Sagredo.
Nogarin magari la immagina a “sorreggere” idealmente palazzo Maurogordato, oppure il palazzo del governo, oppure una struttura turistica dalla valenza storica come il Grand Hotel Palazzo.
Il primo cittadino della città portuale sulla costa occidentale della Toscana con un post nel suo profilo Facebook mostra di essere molto determinato nell’intenzione di accogliere l’opera che dal 30 aprile dovrà lasciare l’attuale location per una decisione della Soprintendenza che non ha rinnovato il permesso provvisorio a Ca’ Sagredo.
La motivazione che adduce Nogarin trasla la valenza artistica dell’opera patrocinata dal Comune di Venezia verso significati ambientalisti. «Le mani di Quinn» spiega «fanno riflettere sulla fragilità delle nostre città sotto i colpi inferti dai cambiamenti climatici».
La proposta che arriva dalla Toscana si aggiunge alla lista di città e strutture candidate ad ospitare l’installazione. Finora l’unica proposta di installazione che terrebbe l’opera a Venezia sobbarcandosi tutti i costi è arrivata da Venice Exhibition srl che ha messo a disposizione Palazzo Zaguri in campo San Maurizio a 350 metri da San Marco.
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