L’Iuav affitta parte dei suoi spazi

Il più caro è il Salone nobile di Ca’ Tron, a 2 mila euro al giorno

Lo spazio più caro è il Salone nobile della sede di Ca’ Tron che ha una capienza di 100 posti, ma, visto l’ambiente prestigioso, viene a costare in affitto 2 mila euro al giorno (Iva esclusa).

La più economica è invece un’aula generica da 50/60 posti, che può essere affittata giornalmente per 400 euro. Sono le nuove tariffe fissate dall’Iuav per l’utilizzo «esterno» dei suoi spazi in base al regolamento recentemente modificato dal Senato Accademico.

La concessione è limitata ad iniziative, manifestazioni ed eventi di carattere esclusivamente scientifico, didattico e culturale.

Dopo il Salone di Ca’ Tron, seguono una serie di spazi che possono essere affittati giornalmente a una tariffa di 1700 euro, come la stessa Aula Magna dei Tolentini con i suoi 180 posti, il Chiostro della stessa sede Iuav (400 posti), il Giardino di Palazzo Badoer (400 posti), lo scoperto dei Fabbricati 6 e 7 della sede di San Basilio, che ha però una capienza di ben 800 posti.

Segue, per 1400 euro giornalieri, il salone a piano terra di Ca’ Tron. Per mille euro è disponibile l’Aula Tafuri a Palazzo Badoer, con i suoi 150 posti. Scendendo di prezzo, a 650 euro, è disponibile l’Auditorium dell’ex Cotonificio di Santa Marta, con una capienza di 250 posti.

Per un’aula generica da 100 posti di capienza, la richiesta è invece di 550 euro al giorno. Iniziative con carattere di pubblico spettacolo possono essere autirizzate in via del tutto eccezionale solo nel chiostro della sede dei Tolentini, nell’Aula Magna della stessa sede, nello scoperto di quella dell’ex Cotonificio e in quello di San Basilio, ma solo previa autorizzazione della Commissione di Vigilanza comunale.

È comunque un modo con cui anche l’Iuav prova a incrementare le sue entrate mettendo a disposizione parte dei suoi spazi quando non sono utilizzati per l’insegnamento o per attività scientifiche. In particolare la sede di Ca’ Tron è quella che anche per le sue caratteristiche e per non essere utilizzata a pieno, si presta maggiormente a un uso esterno. (e.t.)

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