L’iter prevede l’indizione di un referendum Nel Veneto 5 Comuni al voto in dicembre

FIESSO. La fusione tra Comuni, come spiegato da Paolo Fortin dell’Anci durante il convegno che si è tenuto a Fiesso, è un processo politico, democratico e comunicativo che coinvolge attori politici,...
FIESSO. La fusione tra Comuni, come spiegato da Paolo Fortin dell’Anci durante il convegno che si è tenuto a Fiesso, è un processo politico, democratico e comunicativo che coinvolge attori politici, soggetti socio-economici e le popolazioni interessate. Si tratta di un processo riorganizzativo che riguarda tutto l’ente. L’iter prevede ovviamente che ci sia alla base l’accordo tra due o più Comuni confinanti tra loro. Il primo passo è l’approvazione di una delibera da parte di ciascun Consiglio comunale che si esprime a favore della fusione. Poi è previsto il parere della Città Metropolitana o della Provincia, e tutta l’attività istruttoria della Regione Veneto. Successivamente si arriva alla celebrazione del referendum consultivo delle popolazioni interessate, non esiste quorum, nel quale i cittadini dei Comuni coinvolti dovranno esprimersi. In caso positivo toccherà al Consiglio regionale, con un’apposita legge regionale, ad approvare la fusione che prevede lo scioglimento dei Consigli comunali, la nomina di un commissario e l’indizione di nuove elezioni amministrative. In Veneto sono previsti, il 17 dicembre, cinque referendum per la formazione di altrettanti nuovi comuni attraverso la fusione che si terranno nelle province di Vicenza, Padova, Verona e Belluno. Quando inizierà a ragionare su questo tema anche Venezia? (g. pir.)


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia