Lipu e Legambiente Venezia contro i botti del 31 dicembre «Pensateci prima di spaventare uccelli e animali»

L’appello ai cittadini: «Sostituite i botti con i droni illuminati a Led e i fuochi luminosi»

Marta Artico

«La Sezione Lipu/BirdLife Italy di Venezia, come di consueto, in merito ai botti di Capodanno, esprime preoccupazione chiedendo alla cittadinanza «di abbandonare questa abitudine o in subordine di utilizzare fuochi pirotecnici solo luminosi».

«Pensate agli uccelli selvatici»

«Il pensiero va agli uccelli selvatici, sempre più presenti nelle aree urbane e periurbane in quanto la banalizzazione del territorio e l’agricoltura intensiva, l’impoverimento dei siti di accesso al cibo, li ha portati ad occupare spazi marginali di naturalità nei pressi delle nostre case».

Spiega il delegato di Venezia, Giampaolo Pamio: «Ampia e riconosciuta bibliografia a carattere scientifico evidenzia i danni operati dai botti nella fauna selvatica dalla pratica in argomento, le specie selvatiche in un periodo come quello invernale, dove hanno scarso accesso all’alimentazione, si trovano, a seguito lo sparo dei botti, spaventate, ad abbandonare i siti di rifugio ed a dover vagare verso località ignote, nella notte, anche per molti chilometri».

«Possono incorrere nella morte»

Non solo: «Gli uccelli, sotto choc per i botti, con un battito cardiaco accelerato, con una pressione sanguigna elevata, con un inusuale carico ormonale dato dallo stress, si trovano a disperdere energie che difficilmente potranno recuperare in tempi rapidi: quanto sommato alle rigide temperature può portare per ipotermia alla morte del volatile. La dispersione del singolo uccello dallo stormo o la divisione dalla coppia, anche questo fattore incide sulle possibilità di sopravvivenza».

Il pericolo vale anche per gli automobilisti

«Gli uccelli selvatici, spaventati dai fuochi d’artificio, vaganti senza meta, colti dal panico, in luoghi a loro non noti, possono facilmente urtare con autoveicoli, abitazioni, cavi elettrici, tralicci della rete elettrica e telefonica, reti metalliche, recinzioni, vetrate, ecc., con esiti spesso nefasti, se feriti e tramortiti, possono perire per le basse temperature o se nelle strade, investiti dal traffico veicolare». Infine: «Con la stagione venatoria ancora aperta, questo potrebbe rappresentare un elemento suppletivo di decimazione in quanto si trovano debilitati e stressati, facili prede dei cacciatori».

La proposta di Legambiente

In vista del Capodanno e delle festività in arrivo, il Circolo Legambiente di Venezia propone una celebrazione alternativa ai tradizionali fuochi d’artificio, con un occhio alla salute dei cittadini, alla salvaguardia degli animali ed alla tutela dell’ambiente.

«I fuochi pirotecnici contribuiscono all’aumento delle polveri sottili (PM10 e PM2.5), già critiche in città durante i mesi invernali, e creano forte disagio alla fauna selvatica e agli animali domestici. L’inquinamento atmosferico ha effetti gravi sulla salute, in particolare su bambini, anziani e soggetti fragili». 

Per questo, Legambiente invita l’amministrazione comunale a considerare soluzioni sostenibili, come gli spettacoli con droni illuminati a Led, che garantiscono scenari spettacolari senza emissioni nocive e rumore eccessivo.

«Già altre amministrazioni, in Veneto, stanno sperimentando e sperimenteranno con questo capodanno spettacoli alternativi, davvero a bassissimo impatto ambientale, che devono essere mutuati anche nella nostra città».

Chiude Legambiente: «Venezia promuovendo eventi pubblici rispettosi dell’ambiente e della comunità potrebbe diventare un esempio di innovazione, perché è possibile garantire lo svago delle persone assicurando la piena sostenibilità ambientale».

 

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