L'Ipsia Mattei accorpato non sarà più professionale
San Stino. Istituto, professori, studenti e Comune in rivolta contro la decisione della Provincia
SAN STINO.
L'istituto professionale «Ipsia Mattei» rischia l'accorpamento diventando tecnico e non più professionale. Troppo pochi gli iscritti, meno di 500, come vuole la nuova normativa, per restare un istituto scolastico autonomo. Per questo motivo la Provincia ha già messo in agenda tra una settimana l'accorpamento con l'istituto per geometri «Scarpa» di San Donà. Ma il Comune di San Stino è pronto a fare di tutto per conservarne l'indipendenza. «Di questa proposta non suscettibile a deroghe da parte della Provincia il preside della scuola non ne sapeva nulla - ha commentato preoccupata il vicesindaco Rita Zanutel - la scuola non ne sapeva nulla e noi amministratori non ne sapevamo nulla, ci siamo trovati con una decisione presa dall'alto». Ora, contro questa drastica decisione si sono schierati il corpo docenti, il preside Salvatore Rizzo e i genitori degli alunni che frequentano la scuola. Il cambiamento pianificato dalla Provincia trasformerebbe radicalmente l'indirizzo dell'istituto superiore che da professionale diventerebbe tecnico. La trasformazione riguarderà la sede centrale di San Stino e quella coordinata di Fossalta di Piave. Una decisione che potrebbe costare molto cara all'istituto professionale che dal' 62 forma figure professionali specifiche come l'operatore meccanico, l'operatore chimico, elettrico e termico. Ad esprimere la contrarietà contro la decisione della Provincia è l'intero consiglio comunale che si è riunito lunedì sera eccetto i consiglieri di minoranza di «San Stino delle Libertà» che sono usciti dall'aula per non aver trovato consensi sulla loro proposta di discutere l'argomento in commissione. «Propongo alla Provincia di ritirare la proposta di accorpamento - ha dichiarato il sindaco Luigino Moro - l'Ipsia Mattei è riuscito a collocare numeri ragazzi nel mondo del lavoro creando nuovi profili professionali, presto sarà recapitato all'assessore provinciale all'istruzione Claudio Tessari questo ordine del giorno pretendendo di essere subito convocati».
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