Ex Ospedale al Mare, la rassicurazione dell’Usl: «Servizi al Monoblocco»
Tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, si apriranno i cantieri per la realizzazione del polo tecnologico: sorgeranno uffici, laboratori, residenze per circa 600 lavoratori, foresterie, palestra, piscina, asilo, ristoranti, bar e non mancheranno negozi di vicinato

Mentre prosegue la corsa contro il tempo per presentare, entro il 24 agosto, le osservazioni al piano urbanistico del Comune relativo al progetto Mare per l’ex ospedale al Mare, arriva la rassicurazione dell’Usl 3 rispetto al destino del Padiglione Rossi, sede del distretto sanitario: si procede con il potenziamento dei servizi, grazie anche alla neonata Casa di comunità.
La rassicurazione
«L’Usl 3 Serenissima porta avanti la propria progettualità sul Padiglione Rossi, sede distrettuale, dov’è sorta la Casa della Comunità» conferma la direzione dell’azienda sanitaria. «Qui, si continua ad investire in servizi e in personale e si realizzano le necessarie manutenzioni sia all’interno che relativamente all’accessibilità degli utenti».
Se l’Usl non si chiude a eventuali proposte che potrebbero arrivare dall’industriale tedesco Frank Gotthardt – che ha acquistato lo stabile con l’obiettivo di trasformarlo in un polo tecnologico dedicato all’innovazione e alla ricerca nella sanità digitale – ribadisce la centralità del Padiglione Rossi nella progettazione aziendale.
«Pur disponibile a valutare eventuali proposte», prosegue l’Usl, «che dovranno essere ovviamente migliorative per la cittadinanza, l’Azienda sanitaria considera il Padiglione Rossi un polo di riferimento pieno per l’utenza, e su questo continua ad investire. La Regione Veneto, la Direzione dell’Usl 3 e il Comune di Venezia e il Demanio stanno lavorando assieme per rendere stabile e definitiva la soluzione individuata per il Lido di Venezia».
Il progetto di Gotthardt
Tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, si apriranno i cantieri per la realizzazione del polo tecnologico “Mare”: il progetto, curato dall’architetto Alberto Torsello, vede la realizzazione di un campus tecnologico specializzato nello sviluppo di software e applicazioni basate sull’intelligenza artificiale in ambito medico.
Sorgeranno uffici, laboratori, residenze per circa 600 lavoratori, foresterie, palestra, piscina, asilo, ristoranti, bar e non mancheranno negozi di vicinato.
Dovrà essere rifunzionalizzata un’area di 48 mila metri quadrati, con la riqualificazione di due edifici storici: l’ex teatro Marinoni e la chiesa di Santa Maria Nascente, che verranno destinati a usi pubblici.
I timori dei cittadini
Davanti al maxi progetto dell’industriale tedesco, cittadini, partiti e associazioni si sono chieste cosa ne sarebbe stato del Padiglione Rossi e, soprattutto, dei servizi sociosanitari del Lido.
Il timore di una riduzione o di un possibile smantellamento è stato, dunque, superato dal momento in cui l’azienda sanitaria ha rassicurato circa la permanenza die servizi al Monoblocco dove, tra l’altro, è stata attivata anche la Casa di comunità.
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