Libretti al portatore, ultimi giorni per estinguerli

L’obbligo esiste da un anno, i ritardatari hanno tempo fino al 31 dicembre. Si rischiano sanzioni da 250 a 500 euro

Chi ha un libretto di risparmio al portatore nella provincia di Venezia dovrà estinguerli entro la fine dell’anno. Solo tra Venezia e Mestre sono più di trenta gli uffici postali interessati.

La messa al bando risale a luglio 2017, quando il governo decide di archiviare una volta per tutte i libretti al portatore, sia di origine bancaria sia postale. Se per i primi non esistono stime precise, per i secondi l’importo complessivo a livello nazionale nel 2017 ammonta a circa 33 milioni di euro.

Numeri comunque in decrescita rispetto a dieci anni fa, quando i risparmi accumulati si avvicinavano a 600 milioni di euro.

Le ultime modifiche avevano ridotto l’importo massimo per i libretti al portatore a 999,99 euro. L’obbligo di estinzione non è comunque una novità. Già da tempo, il ministero dell’Economia aveva obbligato banche e poste ad avvisare i clienti. Tutti i titolari, quindi, dovrebbero essere avvisati. A correre il rischio sono coloro che, a pochi giorni dalla scadenza, hanno chiuso il libretto nel cassetto e l’hanno dimenticato lì da anni. Ai titolari, adesso, restano pochi giorni per estinguerli e trasferirli su un libretto nominativo o su un conto corrente intestato.

Per i libretti non estinti, le banche e Poste italiane hanno l’obbligo di liquidazione a favore del portatore. In caso di mancata estinzione, dovranno comunicarlo al ministero dell’Economia.

Per gli smemorati, la sanzione amministrativa va dai 250 ai 500 euro. Il Mef, con una nota del 22 novembre, ha ricordato che la sanzione variabile è applicabile da gennaio anche a chiunque si presenti presso uno sportello bancario o postale per accedere al libretto. Insomma chi, ignaro, cerca di depositare o ritirare dei soldi rischia di incorrere nella sanzione.

Ma allora come chiuderli? Gli intestatari ancora in ritardo dovranno recarsi nella propria banca o nell’ufficio postale più vicino a casa, con un documento d’identità valido e con il libretto cartaceo. Se il libretto è intestato a una persona defunta saranno gli eredi a dover procedere con l’estinzione, dal momento che questa forma di risparmio entra a far parte della massa ereditaria.

Per i libretti che contengono i vecchi depositi cauzionali, si potrà versare l’importo sul conto corrente del locatore. —

Eugenio Pendolini

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