L’ex Tim di Mestre sarà un albergo a 5 stelle con Spa. Via libera dalla giunta

Il nuovo hotel è progettato da Sauerbruch e Hutton, ma c'è anche Plinio Danieli 

MESTRE. L’ex palazzo Tim di via Pascoli può diventare un albergo a cinque stelle. La giunta comunale, ieri, ha approvato la delibera per l’accordo pubblico-privato che si pone l'obiettivo di riqualificare un’area centrale di circa 2.645 metri quadri in via Carducci a Mestre da tempo abbandonata trasformando l’edificio, oggi destinato ad uso impianti di telefonia, in albergo a 5 stelle. Si tratta del primo passo della delibera che ora deve andare al vaglio della commissione Urbanistica e poi deve approdare, per il voto definitivo, in consiglio comunale.

Dice la presidente di commissione Lorenza Lavini: «L’accordo di programma ha la finalità di trasformare l’attuale edificio in una struttura ricettiva di lusso che presenta caratteristiche di uniformità con il vicino compendio M9. Contemporaneamente verrà rivalutata l’intera area tanto che, grazie all’abbattimento dei muri di cinta, si riusciranno a implementare le aree pedonali attraverso la realizzazione di una nuova piazza a verde che collega il Museo a calle Corte Legrenzi, via Poerio e piazza Ferretto».

L’edificio oggi a forma di H vedrà la demolizione della parte centrale che diventerà una galleria vetrata di collegamento tra le due ali. L’ingresso non sarà su via Carducci ma guarderà la piazza del museo su via Pascoli. Cento e 30 le camere, con spazio wellness. Il nuovo albergo, della Dh Hotels, ha forti legami con il distretto M9 visto che al progetto ci lavorano gli stessi architetti del museo, il duo Sauerbruch e Hutton.

E nello staff al lavoro c’è l’architetto Plinio Danieli, che il museo lo ha visto nascere. La società ha anche acquisito dalla Fondazione di Venezia l’edificio ex Meucci che sarà demolito per aprire nuovi varchi pedonali verso Corte Legrenzi e piazzale Donatori di Sangue. Venti i posti auto ma c’è già una convenzione con il parcheggio Saba fronte stazione con servizio di consegna e ritiro dei mezzi dei clienti.

«La realizzazione di un hotel a cinque stelle», dice l’assessore Massimiliano De Martin, «rappresenterà, se il Consiglio comunale approverà il cambio di destinazione d’uso, non solo la possibilità di realizzare a Mestre una innovativa struttura ricettiva di lusso ma anche un’ opportunità di riqualificazione di un ambito strategico della città».

L’albergo, ne è convinto De Martin, potrebbe diventare «volàno per una molteplicità di attività che potrebbero insediarsi nell’intorno. Il fatto poi che si pensi alla creazione di nuovi spazi pubblici, come la piazzetta, non solo permetterebbe la rivitalizzazione dell’intero quartiere ma anche la creazione di 60 nuovi posti di lavoro». La giunta valuta positivamente anche il fatto che i progettisti siano gli stessi di M9, garantendo un «filo conduttore unico nell’architettura della zona, e, grazie alla riqualificazione, si realizzeranno aree libere fruibili in continuità con quelle dell’M9».

Il beneficio pubblico che genera l’operazione è del valore di 750 mila euro. —


 

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