L’Europa & Regina diventa St. Regis e riapre ad agosto

Venezia, 40 suites dopo un importante restauro per l’hotel affacciato sul Canal Grande: i dipendenti sono rientrati tutti con un accordo sindacale

VENEZIA. Dopo una ristrutturazione durata quasi un anno, ad agosto è prevista la riapertura dell’hotel Europa & Regina a due passi da piazza San Marco. Oltre agli spazi interni, le novità riguardano anche l’hotel della catena Marriott che d’ora in avanti si chiamerà St. Regis Venice (il terzo in Italia dopo Roma e Firenze). Al suo interno, ben quaranta suite dislocate in una struttura imponente composta da cinque edifici storici.

Con una particolarità: il più antico era di proprietà della famiglia nobile veneziana dei Tiepolo, da cui nacquero due dogi oltre al celebre pittore Giovanni Battista. Intatto il giardino affacciato sul Canal Grande, con vista su Punta della Dogana, e la collezione d’arte ad arredare sale e corridoi.

Con il St. Regis, il gruppo Marriott potrà vantare in centro storico quattro alberghi extra-lusso: Danieli, Gritti e JW. Con un portafoglio da un milione di camere, grazie all’acquisizione di Starwood, la divisione lusso del gruppo Marriott dispone di un milione di camere sparse nei quattro continenti. A ciò, vanno aggiunti i suoi otto brand: Ritz-Carlton, Ritz-Carlton Reserve, St. Regis, Bulgari, Edition, JW Marriott, The Luxury Collection, W Hotels.

In tutta Europa, gli alberghi della catena sono un’ottantina. E i piani aziendali prevedono l’apertura di altre venti strutture nell’arco dei prossimi ventiquattro mesi. Solo in Italia, gli hotel del gruppo sono complessivamente 54. Di questi, 13 rientrano sotto i brand del lusso. Intorno alla riapertura dell’Europa Regina, ora St. Regis, nei mesi scorsi c’era stata preoccupazione da parte dei sindacati per le sorti di circa un centinaio di lavoratori assunti nella struttura. I problemi erano stati causati dai ritardi nella fine dei lavori.

La vicenda risale ad agosto 2018, quando l’albergo a San Marco della catena internazionale chiude i battenti in centro storico in vista di un grande intervento di ristrutturazione per attestare il livello di accoglienza sugli standard St. Regis (il bollino d’eccellenza a 5 stelle della catena).

I lavori, in un primo momento, erano previsti fino a febbraio. Così non è stato. Le cause ufficiali erano rimaste ignote, più di qualcuno aveva però azzardato che il ritardo fosse legato a modifiche repentine dei progetti di ristrutturazione. A marzo, le tre sigle sindacali avevano sottoscritto nella sede Uil di Mestre un accordo con Marriott. Il contenuto prevedeva per i lavoratori il 60% dello stipendio, con l’aggiunta di ratei di tredicesima e quattordicesima, e la garanzia del posto.

A partire dal primo luglio, fa sapere la Riccardo Vitulo (Uil), i dipendenti sono rientrati a carico dell’azienda e nell’attesa della riapertura ufficiale si dividono tra lavoro interno alla struttura e attività di formazione. —


 

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