Lesione al colon per Roberta accoltellata dall’ex pugile

Operata, è fuori pericolo: Loris Stecca rischia di vedersi contestare la premeditazione La donna gestiva fino a un anno fa un forno con madre e fratello in via Casona

Loris Stecca, ex stella del pugilato (fu campione del mondo dei supergallo) è in carcere a Rimini da venerdì sera, dopo l’arresto in flagranza di reato da parte della squadra mobile per il tentato omicidio di Roberta Cester, 48 anni di Mestre, socia nella palestra che i due gestivano assieme.

Roberta Cester, ferita al fianco con un coltello da cucina con una lama lunga 31 centimetri, è ora fuori pericolo. Operata d’urgenza venerdì sera, ha riportato una lesione al colon ma il coltello non ha perforato organi vitali. Ieri gli investigatori della Mobile di Rimini hanno atteso che le sue condizioni si stabilizzassero per ascoltarla. Intanto a Mestre, sua città natale, la notizia ha scosso quanti conoscevano lei e la sua famiglia. Con la madre settantenne Franca Serena e il fratello gemello Luigi, Roberta ha gestito per decenni un panificio in via Casona, tra via Bissuola e via San Donà. «Il padre è morto quando erano giovanissimi e i figli hanno aiutato la madre a gestire il forno. Facevano un pane buonissimo e infatti eravamo loro clienti affezionati», raccontano alcuni conoscenti della zona. «Il panificio è chiuso da un anno e di loro non abbiamo più saputo nulla», spiega una donna di via Casona.

Roberta compirà 49 anni il prossimo 6 gennaio. Da circa un anno il forno è chiuso, dopo che Roberta si è trasferita a Rimini. Negli spazi di via Casona aveva aperto anche “Biococcole”, negozio biologico poi trasferito su internet per vendite online.

Sarà importante la sua testimonianza per chiarire cosa è accaduto venerdì nella palestra. Il tentato omicidio, secondo quanto riferito da Stecca, sarebbe stato compiuto con un coltello portato da casa. Il sostituto procuratore Gemma Gualdi che sta indagando sul caso, potrebbe quindi contestare anche la premeditazione oltre al tentato omicidio. Gli agenti della Mobile hanno raccolto le testimonianze di quattro sportivi che frequentano la palestra “Loris Stecca” di Viserba di Rimini. La lite era iniziata in mattinata, verso le 12. La donna aveva discusso con un istruttore di kick-boxing per il riscaldamento nella sala degli allenamenti. L'istruttore, minacciando di portarsi via gli attrezzi, avrebbe litigato con la donna, che aveva chiesto l'intervento di una volante. All’arrivo dei poliziotti la vicenda si era risolta bonariamente. Stecca era arrivato in palestra poco dopo e approfittando della scusa degli attrezzi, lasciati fuori al piano terra dall'istruttore di kick-boxing, aveva invitato la donna a sporgersi dal ballatoio del piano rialzato con l'intenzione di spingerla di sotto. Secondo gli inquirenti, il pugile avrebbe tentato di prendere la donna dalle gambe per sollevarla ma si sarebbe fermato per il mal di schiena. Spaventata, la 48enne aveva chiamato la polizia ma all'arrivo della volante non aveva sporto denuncia. Alle 16 l’aggressione. Stecca ha affrontato la socia, seduta alla scrivania dell'ingresso della palestra e, sempre di spalle, l'ha prima cinta con le braccia e quando questa si è alzata affrontandolo di petto, l'ha colpita col coltello e si è subito allontanato. Fermato da alcuni testimoni (una ventina le persone presenti in palestra) si è rifugiato al piano inferiore dello stabile e ha atteso la polizia che l'ha trovato in stato confusionale. Roberta Cester ha estratto da sola il coltello dalla ferita, si è accasciata a terra ed è stata soccorsa da un'ambulanza. I diverbi tra Stecca e la socia, che detiene la maggioranza delle quote della palestra mentre l'ex pugile ha il 4%, andavano avanti da tempo ed erano legati a questioni di soldi, dicono gli investigatori. Stecca attende ora di comparire davanti al Gip per l’interrogatorio di fiducia.

Mitia Chiarin

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia