L’elemosiniere del Papa a Quarto

Monsignor Krajewski ha scelto gli indumenti per la nuova nomina

QUARTO D’ALTINO. X (Decima) Regio confezionerà le “insegne pontificali”, ossia gli indumenti liturgici tipici del vescovo, per monsignor Konrad Krajewski, che sarà consacrato arcivescovo il 17 settembre a Roma, nella Basilica di San Pietro. L’azienda altinate di via Colombera che produce e confeziona paramenti sacri per alti prelati, sacerdoti, vescovi e pure papi, domenica ha ricevuto la visita del sacerdote polacco, nuovo “elemosiniere” di Papa Francesco, già molto vicino a Giovanni Paolo II e a Benedetto XVI per il suo ruolo di cerimoniere pontificio. Krajewski, eletto arcivescovo titolare di Benevento in Proconsolare, ha assunto una carica che lo porta ad essere uno dei quattro strettissimi prelati della cerchia "familiare" del Santo Padre: insieme al prefetto, al segretario particolare e al maestro delle celebrazioni, l'elemosiniere segue il Pontefice ovunque vada. Tramite il suo ufficio, composto da 19 persone, giungono ai fedeli del mondo le benedizioni del Santo Padre richieste in occasione di eventi importanti della vita cristiana: battesimi, matrimoni, anniversari. Inoltre amministra la carità privata del Pontefice, andando incontro alle numerosissime richieste d'aiuto che giungono dalle persone per i motivi più disparati. A cena il prelato ha confidato numerosi episodi riguardanti il Papa. «È un uomo straordinariamente umano», ha raccontato del Santo Padre, «mi ha chiesto la data e l'ora dell'ordinazione e se l'è segnata su un pezzo di carta, non sarebbe sorprendente se spuntasse all'ultimo minuto, poi mi ha chiesto di mandare da lui amici e parenti per salutarli. Quando gli ho detto che saranno più di trecento, mi ha risposto di dir loro di aver pazienza perché li saluterà uno ad uno e gli ultimi faranno una lunga fila. Non rinuncia al contatto umano per tutto l'oro del mondo». Il laboratorio sartoriale X Regio, di recente, ha prodotto il velabro per le reliquie più venerate al mondo, quelle di padre Pio da Pietrelcina, nuovamente visibili per sempre, in un'urna di cristallo trasparente. (m.a.)

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