L'avvocato Dal Corso lascia la toga e si candida al sacerdozio

Pierpaolo Dal Corso, di Fiesso, si candida al sacerdozio
Pierpaolo Dal Corso, di Fiesso, si candida al sacerdozio
 Ha lasciato la professione di avvocato candidandosi al sacerdozio. Ieri in basilica San Marco Pierpaolo Dal Corso, attorniato dai familiari, dalla comunità educante del seminario patriarcale e dagli amici, ha pronunciato il suo «sì» al cospetto del patriarca Angelo Scola. Dal Corso è stato ammesso fra gli aspiranti all'ordine sacro rendendo così ufficiale e pubblico il suo cammino di formazione e di discernimento. Pierpaolo, 34 anni, originario di Fiesso D'Artico (provincia di Venezia, diocesi di Padova), ha spiegato la scoperta della sua vocazione: «Per lavoro volevo seguire le nullità matrimoniali e mi sono iscritto al corso di diritto canonico al Marcianum. Ho completato quegli studi e sto preparando il dottorato. Nello stesso edificio è situato il seminario patriarcale, l'aria era familiare. Tre anni fa ho avviato il mio percorso vocazionale. Il passo odierno è importante ma mi sento accompagnato dalla Chiesa e a questa e agli altri dedicherò la mia vita». Gli amici avvocati, Marco Foffano, Laura Friselle, Matteo Pasqualato, ricordano: «La sua è una scelta controcorrente. E' uno studente modello, un dono per tutti». Nell'omelia il Patriarca soffermandosi sulle parole «sicurezza e libertà» ha sottolineato: «Ha ancora senso in un'epoca come questa lasciare tutto? Le pecore hanno un fiuto istintivo per il vero pastore». Poi Pierpaolo ha ricevuto e indossato l'abito dei ministri consacrati.

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